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Padiglione Albania: Napoli-Albania un legame senza fine

Tra Napoli e l’Albania c’è un antico legame: il padiglione Albania.

Infatti, nella Mostra d’Oltremare, situata in viale John Fitzgerald, sorge il padiglione Albania, ovvero un edificio fieristico, edificato negli anni Trenta del Novecento. In particolare, si precisa che fu l’unico padiglione ad avere il nome di una nazione.

Dunque, il padiglione Albania fu progettato dall’urbanista Gherardo Bosio in collaborazione con l’architetto Pier Niccolò Berardo.

Quindi, l’edifico all’inizio ebbe la funzione di padiglione espositivo delle eccellenze albanesi.

Che tipo di caratteristiche ha questo edificio?

Per quanto concerne la struttura, esso presenta una pianta rettangolare con rivestimenti ornamentali architettonici costituite da bugne. Inoltre, la pianta presenta anche statue di aquile romane, situate agli angoli.

Inoltre, la facciata principale ha un loggiato monumentale, formato da otto pilastri di marmo e decorato dal “Trionfo navale celebrato in Roma  da Gneo Fluvio”, un altorilievo di Bruno Innocenti.

Invece, internamente ci sono lastre di marmo pregiato bianco, estratto dalle Alpi apuane, adornato da 180 lacunari in vetro di Murano.

Infatti, grazie al marmo bianco e ai lacunari in vetro, c’è  molta luminosità nel padiglione Albania.

Tale padiglione si ispira allaKulla“, tipica costruzione albanese, ovvero residenza fortificata simile a dei torrioni data l’estensione verticale.

A tal proposito, si evidenzia che l’aspetto fortificato si aveva per motivi difensivi perchè le kulle erano edifici tipici dell’Albania settentrionale, terra di confine che ha subito tanti attacchi da parte dei turchi.

Inoltre, al piano terra del padiglione ci fu l’esposizione dei materiali archeologici, organizzata da Luigi Penta. Egli collocò lì quattro statue dello scavo archeologico  albanese dell’acropoli di Butrinto.

Per quanto concerne le statue, è importante sottolineare la scultura della Dea di Butrinto, della quale solo la testa uscì intatta dai bombardamenti.

In aggiunta, si ricorda che il percorso espositivo iniziava con l’esposizione dell’Artigianato e dell’industria albanese.

Poi, al primo piano c’era:

  • a destra, l’esposizione dedicata alla storia dell’Albania
  • a sinistra, la sezione dedicata all’Opera del Regime in Terra Albanese.

Dopo un mese dall’inaugurazione, la struttura fu chiusa a causa della guerra, In quel periodo, il padiglione Albania fu adibito per le sale operatorie dell’ospedale.

Attualmente, la struttura è in uno stato di abbandono e degrado.