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Oscar 2025: il trionfo di Anora e il secondo Oscar di Adrien Brody

Questi Oscar 2025 sono di sicuro stati pieni di sorprese e nessun premio era davvero scontato. A trionfare quest’anno è Anora, il film indipendente di Sean Baker che su 6 candidature se n’è aggiudicato ben 5: Miglior film, Miglior attrice, Miglior regista, Miglior sceneggiatura originale e Miglior montaggio. A soffiare la vittoria a Jurij Borisov come Miglior attore non protagonista è stato Kieran Culkin con il suo ruolo in A Real Pain, uscito nei cinema italiani il 27 febbraio.

Oscar 2025: le “disfatte” di Emilia Pérez e The Substance

Grande delusione agli Oscar 2025 per Demi Moore che con la sua interpretazione in The Substance sembrava la favorita, sconfitta dalla sua collega più giovane Mikey Madison che interpreta Anora nell’omonimo film. Delle 4 nomination solo un premio si concretizza per The Substance: quello di Miglior trucco e acconciatura. Il body horror di Coralie Fargeat non è stato però l’unico con un magro bottino: Emilia Peréz scende dalle stelle del suo record di 13 nomination per un film non inglese e intasca solo 2 Oscar: quello per la Miglior canzone originale, andato a “El mal” e quello come Migliore attrice non protagonista assegnato a Zoe Saldana, prima attrice di origini dominicane a vincere un Oscar.

Il trionfo di Adrien Brody

A vincere il premio come Miglior attore è invece Adrien Brody (per il suo ruolo in The Brutalist) che si aggiudica il secondo Oscar della sua carriera: il primo lo vinse nel 2003 per il suo ruolo in Il pianista, stabilendo il record come attore più giovane a vincere un Oscar. Timothée Chalamet avrebbe potuto stabilire un nuovo record per il suo ruolo da protagonista in A Complete Unknown, ma non ce l’ha fatta.

Wicked, Dune-Parte 2 e Conclave

A Wicked è stato riconosciuta l’estrema cura dei costumi e della scenografia ed è riuscito ad aggiudicarsi i rispettivi premi. Grande, inoltre, l’emozione del pubblico per le esibizioni delle due attrici protagoniste, Cynthia Erivo e Ariana Grande che con le loro voci hanno inaugurato la notte degli Oscar. Dune-Parte 2 si è aggiudicato 2 premi, per il Miglior sonoro e per i Migliori effetti speciali. Conclave invece si è aggiudicato l’Oscar come Miglior sceneggiatura non originale, premio che nello specifico è stato conferito a Peter Straughan.

Rimane un po’ di amaro in bocca in questi Oscar 2025 per la mancata vittoria di Isabella Rossellini la quale ha approfittato dell’evento per omaggiare il grande regista David Lynch morto quest’anno: l’attrice nostrana ha indossato un vestito in velluto blu, facendo così riferimento a Blue Velvet, film che l’ha vista come interprete.

Oscar 2025: il discorso di Zoe Saldana

Due sono stati i discorsi particolarmente toccanti durante gli Oscar 2025: il primo è stato quello di Zoe Saldana che si è emozionata molto quando ha ritirato la celebre statuetta. L’attrice dominicana ha dedicato il premio alla sua famiglia (particolarmente sentita è stata la dedica al marito “essere tua compagna è il più grande onore della mia vita. Hai appeso la luna e i nostri splendidi e perfetti figli, Cy, Bowie e Zen, riempiono ogni notte il nostro cielo di stelle”. L’attrice ha inoltre sottolineato orgogliosamente le sue origini dichiarando: “Mia nonna è arrivata in questo Paese nel 1961. Sono una figlia orgogliosa di genitori immigrati con sogni, dignità e mani laboriose. E sono la prima americana di origine dominicana a ricevere un Academy Award. Ma so che non sarò l’ultima”.

“Basta allo sterminio”: le parole di Basel Adra e Yuval Abraham

L’altro discorso toccante è stato quello dei registi di No Other Land che è stato premiato come Miglior Documentario. Il discorso ha toccato la questione dello sterminio di Gaza e in particolare Basel Adra, regista palestinese ha dichiarato: “Quando sono diventato padre, due mesi fa, ho promesso a mia figlia che non avrebbe vissuto la mia stessa vita, sempre con la paura della violenza, della distruzione delle case, quello che io e la mia comunità viviamo ora sotto occupazione israeliana. È difficile mostrare la durissima realtà che abbiamo dovuto sopportare per decenni. Chiediamo un intervento per fermare la pulizia etnica dei palestinesi”.

Ha continuato poi il suo collega israeliano, Yuval Abraham: “Abbiamo fatto questo film insieme, palestinesi e israeliani affinché la nostra voce sia più forte. Io guardo Basel, che è palestinese, che è come un fratello, e vedo che siamo persone uguali ma viviamo in un regime dove io sono libero secondo la legge civile e Basel per le leggi militari che distruggono la sua vita, non lo è. Vogliamo una soluzione politica che riconosca i diritti di tutti. La politica estera degli Stati Uniti sta ostacolando questa strada. Perché? Non vedete che siamo tutti interconnessi? Il mio popolo, quello di Israele, può essere realmente al sicuro solo se il popolo di Basel è veramente libero e al sicuro. Non ci sono altre soluzioni”.

Vincitori e nomination degli Oscar 2025

MIGLIOR FILM

Anora, regia di Sean Baker

The Brutalist, regia di Brady Corbet

A Complete Unknown, regia di James Mangold

Conclave, regia di Edward Berger

Dune – Parte due (Dune: Part Two), regia di Denis Villeneuve

Emilia Pérez, regia di Jacques Audiard

Io sono ancora qui (Ainda estou aqui), regia di Walter Salles

I ragazzi della Nickel (Nickel Boys), regia di RaMell Ross

The Substance, regia di Coralie Fargeat

Wicked, regia di Jon M. Chu

MIGLIOR REGISTA

Sean Baker – Anora

Jacques Audiard – Emilia Pérez

Brady Corbet – The Brutalist

Coralie Fargeat – The Substance

James Mangold – A Complete Unknown

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

Adrien Brody – The Brutalist

Timothée Chalamet – A Complete Unknown

Colman Domingo – Sing Sing

Ralph Fiennes – Conclave

Sebastian Stan – The Apprentice – Alle origini di Trump (The Apprentice)

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA

Mikey Madison – Anora

Cynthia Erivo – Wicked

Karla Sofía Gascón – Emilia Pérez

Demi Moore – The Substance

Fernanda Torres – Io sono ancora qui (Ainda estou aqui)

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Kieran Culkin – A Real Pain

Jurij Borisov – Anora

Edward Norton – A Complete Unknown

Guy Pearce – The Brutalist

Jeremy Strong – The Apprentice – Alle origini di Trump (The Apprentice)

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Zoe Saldana – Emilia Pérez

Monica Barbaro – A Complete Unknown

Ariana Grande – Wicked

Felicity Jones – The Brutalist

Isabella Rossellini – Conclave

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

Peter Straughan – Conclave

Jacques Audiard, Thomas Bidegain, Léa Mysius e Nicolas Livecchi – Emilia Pérez

Greg Kwedar, Clint Bentley, Clarence Maclin e John “Divine G” Whitfield – Sing Sing

James Mangold e Jay Cocks – A Complete Unknown

RaMell Ross e Joslyn Barnes – I ragazzi della Nickel (Nickel Boys)

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE

Sean Baker – Anora

Moritz Binder, Tim Fehlbaum e Alex David – September 5 – La diretta che cambiò la storia (September 5)

Brady Corbet e Mona Fastvold – The Brutalist

Jesse Eisenberg – A Real Pain

Coralie Fargeat – The Substance

MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE

Io sono ancora qui (Ainda estou aqui), regia di Walter Salles (Brasile)

Flow – Un mondo da salvare (Straume), regia di Gints Zilbalodis (Lettonia)

Pigen med nålen, regia di Magnus von Horn (Danimarca)

Il seme del fico sacro (Dāne-ye anjīr-e ma’ābed), regia di Mohammad Rasoulof (Germania)

Emilia Pérez, regia di Jacques Audiard (Francia)

 

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

Flow – Un mondo da salvare (Straume), regia di Gints Zilbalodis

Il robot selvaggio (The Wild Robot), regia di Chris Sanders

Inside Out 2, regia di Kelsey Mann

Wallace e Gromit – Le piume della vendetta (Wallace & Gromit: Vengeance Most Fowl), regia di Nick Park e Merlin Crossingham

Memoir of a Snail, regia di Adam Elliot

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Lol Crawley – The Brutalist

Jarin Blaschke – Nosferatu

Greig Fraser – Dune – Parte due (Dune: Part Two)

Paul Guilhaume – Emilia Pérez

Edward Lachman – Maria

MIGLIOR SCENOGRAFIA

Nathan Crowley (scenografia) e Lee Sandales (arredamento) – Wicked

Judy Becker (scenografia) e Patricia Cuccia (arredamento) – The Brutalist

Suzie Davies (scenografia) e Cynthia Sleiter (arredamento) – Conclave

Craig Lathrop (scenografia) e Beatrice Brentnerová (arredamento) – Nosferatu

Patrice Vermette (scenografia) e Shane Vieau (arredamento) – Dune – Parte due (Dune: Part Two)

MIGLIORI COSTUMI

Paul Tazewell – Wicked

Lisy Christl – Conclave

Linda Muir – Nosferatu

Arianne Phillips – A Complete Unknown

Janty Yates e Dave Crossman – Il gladiatore II (Gladiator II)

MIGLIORI TRUCCO E ACCONCIATURA

Pierre-Oliver Persin, Stéphanie Guillon e Marilyne Scarselli – The Substance

Julia Floch Carbonel, Emmanuel Janvier e Jean-Christophe Spadaccini – Emilia Pérez

Frances Hannon, Laura Blount e Sarah Nuth – Wicked

Mike Marino, David Presto e Crystal Jurado – A Different Man

David White, Traci Loader e Suzanne Stokes-Munton – Nosferatu

MIGLIORI EFFETTI VISIVI

Paul Lambert, Stephen James, Rhys Salcombe e Gerd Nefzer – Dune – Parte due (Dune: Part Two)

Eric Barba, Nelson Sepúlveda-Fauser, Daniel Macarin e Shane Mahan – Alien: Romulus

Pablo Helman, Jonathan Fawkner, David Shirk e Paul Corbould – Wicked

Luke Millar, David Clayton, Keith Herft e Peter Stubbs – Better Man

Erik Winquist, Stephen Unterfranz, Paul Story e Rodney Burke – Il regno del pianeta delle scimmie (Kingdom of the Planet of the Apes)

MIGLIOR MONTAGGIO

Sean Baker – Anora

Dávid Jancsó – The Brutalist

Nick Emerson – Conclave

Myron Kerstein – Wicked

Juliette Welfling – Emilia Pérez

MIGLIOR SONORO

Gareth John, Richard King, Ron Bartlett e Doug Hemphill – Dune – Parte due (Dune: Part Two)

Randy Thom, Brian Chumney, Gary A. Rizzo e Leff Lefferts – Il robot selvaggio (The Wild Robot)

Simon Hayes, Nancy Nugent Title, Jack Dolman, Andy Nelson e John Marquis – Wicked

Erwan Kerzanet, Aymeric Devoldère, Maxence Dussère, Cyril Holtz e Niels Barletta – Emilia Pérez

Tod A. Maitland, Donald Sylvester, Ted Caplan, Paul Massey e David Giammarco – A Complete Unknown

MIGLIOR COLONNA SONORA ORIGINALE

Daniel Blumberg – The Brutalist

Kris Bowers – Il robot selvaggio (The Wild Robot)

John Powell e Stephen Schwartz – Wicked

Volker Bertelmann – Conclave

Camille e Clément Ducol – Emilia Pérez

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE

El mal (testo: Clément Ducol, Camille, Jacques Audiard – musica: Clément Ducol, Camille) – Emilia Pérez

The Journey (testo e musica: Diane Warren) – The Six Triple Eight

Like a Bird (testo e musica: Abraham Alexander, Adrian Quesada) – Sing Sing

Mi camino (testo e musica: Clément Ducol, Camille) – Emilia Pérez

Never Too Late (testo e musica: Elton John, Brandi Carlile, Andrew Watt, Bernie Taupin) – Elton John: Never Too Late

MIGLIOR DOCUMENTARIO

No Other Land, regia di Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor ed Hamdan Ballal

Black Box Diaries, regia di Shiori Itō

Porcelain War, regia di Brendan Bellomo e Slava Leont’jev

Soundtrack to a Coup d’Etat, regia di Johan Grimonprez

Sugarcane, regia di Julian Brave NoiseCat e Emily Kassie

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO DOCUMENTARIO

The Only Girl in the Orchestra – La storia di Orin O’Brien (The Only Girl in the Orchestra), regia di Molly O’Brien

Death by Numbers, regia di Kim A. Snyder

I Am Ready, Warden, regia di Smriti Mundhra

Incident, regia di Bill Morrison

Instruments of a Beating Heart, regia di Ema Ryan Yamazaki

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO

I’m Not a Robot, regia di Victoria Warmerdam

A Lien, regia di Sam e David Cutler-Kreutz

Anuja, regia di Adam J. Graves

Čovjek koji nije mogao šutjeti, regia di Nebojša Slijepčević

The Last Ranger, regia di Cindy Lee

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D’ANIMAZIONE

Dar sāye sarv (In the Shadow of the Cypress), regia di Hossein Molayemi e Shirin Sohani

Amedama, regia di Daisuke Nishio

Beautiful Men, regia di Nicolas Keppens

Beurk!, regia di Loïc Espuche

Wander to Wonder, regia di Nina Gantz