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Anora: lo studio di Jocelyn Pierce dietro i costumi del film

Uno dei film con più nomination per gli Oscar 2025 è Anora, film indipendente di Sean Baker, che ha vinto tra l’altro come Miglior film ai Critics’ Choice Awards di quest’anno. Atmosfere accattivanti, attenzione all’estetica, una spiccata vena comica: questi gli elementi in particolare che stanno coinvolgendo gli spettatori. La protagonista in fondo è una Cenerentola contemporanea e il procedere della sua storia va di pari passo con i cambio di look, studiati minuziosamente da Jocelyn Pierce e dal suo team.

Cosa ci raccontano i costumi di Anora? Il sogno americano, una scalata sociale che va dal club dove la protagonista lavora fino alla lussuosa villa di Ivan. Jocelyn Pierce ha deciso di suddividere l’arco narrativo dei costumi di Anora in 3 parti: il Club, la Girlfriend Week e i look da “wifey”. Di conseguenza sono stati delineati costumi molto diversi perché c’era proprio l’intento di mostrare il cambiamento dei vestiti della protagonista che accompagnavano le sue ambizioni sociali.

Anora e il Club

Per i costumi del Club, a detta di Jocelyn “Instagram è stato davvero prezioso, soprattutto quando si è trattato delle ballerine”. A ispirare la costumista è stata una fotografa, Rachel Edelstein, le cui opere catturano l’autenticità delle ballerine di San Francisco. Altra esperienza essenziale è stata la ricerca sul campo svolta a Brighton Beach: “abbiamo fatto così tanto shopping a Brighton Beach ed è così eclettico. I negozi di Coney Island Avenue spaziano tantissimo: un negozio vende cappotti imbottiti e il negozio successivo vende cappotti da 600 $ o imitazioni di marchi di lusso”.

La maggior parte delle attrici nel Club erano davvero ballerine erotiche che hanno portato i loro stessi vestiti sul set e il team di costumisti sceglieva quelli più adatti. Ne è derivata un’estetica divertente e giocosa, ma soprattutto scintillante. Le ballerine hanno anche dato indicazioni importanti che hanno reso il film ancora più autentico. Quando la protagonista torna a casa dal Club indossa una giacca oversize, dei pantaloni cargo e un paio di Ugg: questo look è stato realizzato grazie alle indicazioni delle ballerine. “C’erano anche le storie delle ragazze che si assicuravano di tornare a casa con vestiti oversize, enormi e comodi, non solo perché erano stanche per aver lavorato tutta la notte, ma anche per la praticità di non voler essere seguite a casa o di volere attenzioni una volta uscite”.

Anora e la Girlfriend Week

Diversi sono i look iconici della Girlfriend Week a partire dal primo look mostrato di questa nuova sezione: il vestito azzurro di Hervé Léger, elegante e sensuale. Una scelta che nel complesso si è rivelata particolarmente vincente perché nelle scene in cui compare si armonizza alla perfezione con il rosso delle lenzuola e i toni neutri della villa. Il blu del vestito così saturo e brillante fa risaltare la figura della protagonista che anche a livello visivo diventa protagonista della sua ambizione, della sua scalata sociale ma soprattutto del suo desiderio di allontanarsi dalla situazione in cui si trova. Un altro outfit iconico è quello rosso in maglia di ferro che appare sulla locandina. “Abbiamo setacciato Internet per trovare tutti i vestiti in maglia di ferro che potevamo trovare. Ne abbiamo provati alcuni ma questo era semplicemente… Quello giusto”.

Wifey

Con la parte “wifey” si passa da look che lasciavano scoperta la pelle alle pellicce glamour e costose, dagli abiti economici ai vestiti di lusso. La scalata sociale è resa evidente proprio dalla presenza di due cappotti: il piumino che lei indossa quando entra ed esce dal club, poi uno più corto e infine la costosa e voluminosa pelliccia che “nella sua storia da Cenerentola è fondamentalmente la sua scarpetta di cristallo”.

A segnare l’inizio di questa fase è proprio il costoso anello che Ivan regala ad Anora, nonché l’outfit del matrimonio, un look improvvisato a sottolineare quanto il matrimonio sia stata una decisione improvvisa. Tuttavia, i costumisti non hanno rinunciato a sottolineare la purezza della protagonista con un top in pizzo bianco che si vede anche in scene precedenti. Altro elemento emblematico è la sciarpa rossa, usata inizialmente per imbavagliare la protagonista, per poi essere indossata per riscaldarsi e che infine la protagonista lancia contro la madre di Ivan come a volersi mettere alle spalle tutta la faccenda. La sciarpa rossa segna il fallimento delle ambizioni sociali della protagonista.

Ivan

Altrettanto studio è stato impiegato per delineare lo stile di Ivan che il team dei costumisti ha drasticamente cambiato dopo aver conosciuto l’attore che interpretava il personaggio. Pierce inizialmente aveva pensato di ricoprirlo di abiti di Gucci (“È il tipo di ragazzo che va nei negozi più eleganti e compra le cose più nuove”). Poi però la costumista si è resa conto che per Ivan ci voleva qualcosa di più che fosse giocoso, ma soprattutto unico. Per questo si è optato anche per marchi meno noti che lo stesso attore ha fatto conoscere come Roma Uvarov e Gosha Rubchinskiy.

Altri pezzi di spicco sono stati dei vestiti su misura realizzati da artisti locali come la felpa cartoon realizzata da Atticus Torre, stilista di Brooklyn, per non parlare di una varietà di collane di lusso disegnate da Mike Novak. Altro capo d’abbigliamento importante è il blazer che Ivan indossa durante il matrimonio, anche se all’inizio per quella scena si era optato per un completo rosso di Roma Uvarov. Il blazer è stato abbinato a dei pantaloncini da basket per sottolineare che nonostante tutto, Ivan è ancora un ragazzino che pensa solo a divertirsi.

Igor

Pierce ha curato molto anche l’outfit di Igor che il personaggio indossa per tutto il film. Si tratta di un outfit basilare: dei pantaloni da tuta, una felpa con cappuccio e delle scarpe da ginnastica. Un look che contrasta molto con la complessità degli outfit di Anora e Ivan. L’attore, inoltre, dopo il primo giorno di prove ha chiesto di poter indossare il suo costume a casa e lo ha indossato tutti i giorni. “Ci viveva dentro e lo ha invecchiato. Ha persino fatto dei piccoli buchi nella giacca (…). A volte, con il design dei costumi, non è il grande momento della moda è l’essere umano al suo interno, ed è stato così bello da vedere. Qualcuno ha trasformato qualcosa che erano pantaloni della tuta e un piumino in un’anima”.