Ogni 15 luglio si celebra la giornata mondiale dedicata alle capacità dei giovani. Questa è stata istituita nel 2014 dalle Nazioni Unite con l’intento di valorizzare il potenziale non sfruttato di milioni di giovani garantendo a questi istruzione, opportunità e competenze.
L’obiettivo della giornata mondiale è quello di attirare l’attenzione sulla situazione attuale del mondo giovanile che, ad oggi, risulta tra i più ostacolati di sempre per l’approccio all’istruzione e per la ricerca delle opportunità lavorative.
Secondo l’International Labour Organization, oggi circa 400 milioni di giovani in tutto il mondo non può accedere a un lavoro che garantisca una continuità e dunque un futuro.
Stando a quanto emerge dai dati, vi è una vera e propria crisi mondiale senza precedenti: lacune da una parte sul fronte scolastico e dall’altro sul fronte lavorativo.
La Giornata mondiale dedicata alle capacità dei giovani ha come scopo la riflessione sull’impegno attivo che i giovani possono dare alla società se si investe di più sulle loro competenze, per favorire una società sostenibile ed inclusiva.
Poter contare sui giovani, per la società, significa nuove idee e prospettive. Nuove menti significa innovazione. I giovani aiuterebbero moltissime aziende a rilanciarsi, soprattutto a fronte del periodo di forte crisi dovuto all’emergenza da covid19.
Save The Children da oltre 100 anni si occupa del futuro e della formazione dei giovani.
L’Organizzazione, recentemente, ha presentato dei dati allarmanti che riguardano l‘istruzione, interrotta a causa dell’emergenza covid. L’iniziativa “Save our education – Salvate la nostra educazione” ha lo scopo di chiedere ai governi e ai donatori della comunità internazionali di investire nell’istruzione per fare fronte a questa emergenza educativa globale.
Prima dello scoppio dell’emergenza Covid, 258 milioni di bambini e adolescenti erano già fuori dalla scuola come emerge dai dati. Nel rapporto di Save the Children si analizza, attraverso un indice di vulnerabilità, il rischio che corrono i bambini in molti paesi a medio e basso reddito di non tornare a scuola dopo la chiusura a causa del Covid19.
A causa dei tagli al budget all’istruzione e della crescente povertà causata dalla pandemia di Covid19 almeno 9,7 milioni di bambini potrebbero essere costretti a lasciare la scuola per sempre entro la fine di quest’anno, mentre milioni di altri bambini avranno gravi ritardi nell’apprendimento.