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Generoso Spagnuolo in mostra  ad Avellino

Generoso Spagnuolo in mostra  ad Avellino. Venerdì 11 Aprile 2025 si inaugura nelle suggestive sale del complesso monumentale del Museo Irpino (ex Carcere Borbonico) ad Avellino la personale di Generoso Spagnuolo, artista irpino di Grottaminarda  in costante ascesa nei gusti del pubblico oltre che dei critici.

Quanti avranno l’occasione di visitare la mostra dal titolo “L’arte inquieta. Rigore e imperfezione” (aperta fino al 10 Maggio) rimarranno colpiti dalla grande personalità delle sue opere,ed una volta tanto non avranno l’impressione del “ già visto” così frequente nell’arte contemporanea.

Troppo spesso infatti le opere astratte e informali si somigliano ormai stancamente l’un l’altra. E  anche la nuova figurazione raramente riesce a staccarsi da clichè neo-pop o neo-metafisici. Lo stesso fenomeno che sta attraversando la musica contemporanea , dove artisti rap e trap si rincorrono da anni, senza aggiungere nulla di nuovo. Mentre Spagnuolo, ritornando alle arti visive, suona proprio tutta un’altra musica.

Manipolare il supporto

“La tela bianca, vuota, in attesa di essere lavorata, non è un semplice supporto bidimensionale, è il portale d’ ingresso al mio spazio-tempo – ci spiega l’artista –: uno spazio virtuale dotato delle quattro dimensioni di lunghezza, larghezza, profondità e tempo, intricato e dinamico, libero e coerente, dove confluiscono le mie sensazioni, le mie emozioni, la mia gestualità ed in generale le mie idee.

A pensarci bene la tela si comporta  come un buco nero che possiede un campo gravitazionale così intenso da non lasciar sfuggire né la materia né la luce e quindi il colore. Allo stesso modo, essa assorbe tutti i miei sforzi, facendomi scoprire nuove dimensioni. Trasformare la tradizionale bidimensionalità della tela, in uno spazio tridimensionale, realmente accessibile, è la sfida che cerco di affrontare e superare in questa tipologia di opere che appartengono al periodo che ho chiamato delle Manipol-Azioni.

Avere un approccio non solo pittorico, ma anche e soprattutto scultoreo con il supporto, potrebbe essere la chiave di accesso a quegli spazi finora solo percepiti. Per tale motivo questi lavori sono realizzati anche attraverso un utilizzo improprio della tela: essa infatti viene costantemente reinterpretata attraverso manipolazioni che modificano lo status della stessa… infatti, da semplice supporto, la tela diventa medium e o materia caratterizzante l’ opera”.

Tra arte tellurica e arte cosmica

“Le linee di Spagnuolo nascono dal Nulla per arrivare al Tutto, attraverso un moto perpetuo e un’arte in divenire, in cui ogni opera è tappa di un percorso la cui meta sembra sempre prossima ma non ancora raggiunta, o forse irraggiungibile.

Ed è proprio così che le sue opere sono mobili, fluide, magnetiche. Si avvolgono e si aggirano, in spirali e volute. Cambiano direzione e mutano colore. Sono campi magnetici, magma di vulcani, cerchi di tronchi d’albero, correnti d’acqua e flussi d’aria, cortecce cerebrali e nebulose di galassie planetarie”. (Dario Nicolella)

Tuttavia, da appassionato di astronomia, Generoso Spagnuolo è molto attratto dal mistero che il cosmo riesce a trasmettere. Spazio-tempo, buchi neri, forza di gravità, sono argomenti che spesso affronta nelle  sue opere. Nello specifico parliamo di  “Singolarità Gravitazionale”, ovvero un punto situato nel cuore di un buco nero, dove la deformazione dello spazio-tempo e la densità della materia tendono ad un valore infinito(M.Craus).

Secondo Giovanni Riccio, esperto d’arte e concittadino dell’artista, le pittosculture di Spagnuolo  scavalcano i muri delle convenzioni, “in primis quella che considera l’opera d’arte un oggetto intoccabile, da contemplare senza potervi entrare in contatto se non attraverso la vista.

Generoso Spagnuolo, invece, ci sollecita ad instaurare un rapporto fisico con l’arte in generale e con le sue opere in particolare, realizzate con l’ausilio di vari materiali ed in altorilievi cosicché, toccandole, possono restituire nell’immediato sensazioni ed emozioni forti al pari di quelle che si provano solo ammirandole”.

La mostra di Avellino

Generoso Spagnuolo in mostra  ad Avellino.  Non resta dunque che recarsi ad Avellino per visitare questa mostra, realizzata con la curatela di Alberto Molinari, che la città capoluogo dell’Irpinia dedica ad uno dei suoi figli, un’artista peraltro radicato nella sua terra natìa (come l’attento osservatore potrà notare )  ma allo stesso tempo dal linguaggio pittorico universale.

Il vernissage venerdì 11 Aprile, il finissage il 10 Maggio 2025. Dunque un mese per recarsi nel capoluogo irpino ad ammirare opere di una potenza straordinaria. Opere dal forte impatto visivo ed emozionale, che vanno assolutamente viste dal vivo e che nessuna riproduzione , per quanto ben fatta, può sostituire.

I solchi, i vortici, le deformazioni di Spagnuolo entrano con prepotenza nell’immaginario dello spettatore. Come i cretti di Burri, le estroflessioni di Castellani e Bonalumi, i tagli di Fontana. Unici e inconfondibili, non richiamano altri artisti. Pur non essendo facilmente inquadrabile in un determinato movimento artistico, per Spagnuolo si può a ben ragione parlare di nuovo spazialismo.

La mostra è visitabile (con ingresso libero e gratuito) dal Martedì al Sabato nei seguenti orari: dalle 9 alle 13 (ultimo ingresso ore 12.30) e dalle 16 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30) mentre è chiusa Domenica e Lunedì.

Tra dipinti e bozzetti, esposte oltre trenta opere che ripercorrono gli ultimi dieci anni della ricerca artistica di Generoso Spagnuolo. Con un focus particolare sul periodo delle “Manipol-Azioni”, dove la tela da puro e semplice supporto tecnico si trasforma in materia partecipe e caratterizzante l’opera stessa.

Generoso Spagnuolo. Un artista che ha intrapreso un percorso nuovo in campo artistico e perciò un nome che sentiremo sempre più spesso, destinato a farsi largo tra i principali protagonisti delle arti visive contemporanee. Garantito.

Dario Nicolella
Dario Nicolella
Medico oncologo e dermatologo, con la passione per la scrittura, l'arte e la poesia. Autore di saggi su tematiche toponomastiche ( in particolare località campane) mitologiche (sirene, luna) e storico-artistiche (cupole,colline e chiostri napoletani) nonchè di numerose sillogi poetiche. Vincitore di premi letterari.