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Elezioni amministrative Napoli:intervista a Vincenzo Varriale

Rischiano di slittare in Italia le prossime elezioni amministrative 2021 a causa dell’emergenza sanitaria. Potrebbero, quindi, non tenersi come previsto in primavera, ma essere rinviate a data da destinarsi.

Di possibile rinvio e di programmi delle prossime elezioni amministrative nel capoluogo campano abbiamo parlato con il Segretario regionale dei Moderati in Campania, Vincenzo Varriale.

Le prossime elezioni amministrative a Napoli sono molto attese e già al centro di un forte dibattito. Si sente parlare da qualche giorno della possibilità che esse vengano rinviate a causa dell’emergenza sanitaria. Cosa pensa di questa eventualità?

«La valutazione e la decisione di  un eventuale rinvio spetta alle autorità competenti. Lo stesso Presidente Mattarella, ha espresso forti perplessità sul voto anticipato per motivazioni tecniche ed organizzative legate all’andamento e sviluppi della pandemia, ribadendo l’esigenza di tutelare in primis la salute dei cittadini. Pertanto, non possiamo fare altro che attendere».

Rispetto alle prossime elezioni amministrative a Napoli qual’è la posizione dei Moderati?

«Noi moderati siamo convinti che il modello vincente da riproporre a Napoli per le prossime elezioni sarà una forte coalizione come quella messa in campo dal presidente De Luca alle elezione regionali di soli quattro mei fa, che ha portato il risultato del 70% e   di ben due esponenti eletti del nostro gruppo.” Squadra che vince non si cambia”. Noi da mesi siamo già a lavoro sul programma frutto di una sintesi dei bisogni della città e sulla necessità di un rilancio di quest’ultima da un punto di vista socio economico. I nostri punti programmatici che illustreremo prossimamente, partono da un lavoro attento e scrupoloso sul territorio. Sono certo che i cittadini sapranno apprezzare ancora una volta la qualità del nostro programma e avranno fiducia nel nostro progetto politico. La nostra visione d’insieme di progetto per la città, guarda ai cittadini e al loro futuro, essendo ben consapevoli delle criticità e dalle ataviche problematiche dei territori, dai nodi irrisolti e da ciò che è stato messo in cantiere ed abbandonato negli ultimi anni di amministrazione».

Parlando di contenuti e di idee quali sono i punti imprescindibili per i moderati per il programma delle prossime elezioni amministrative?

«A breve declineremo una serie di proposte specifiche di settore per ogni ambito che siano funzionali alla produzione del PIL. Noi rappresentiamo una forza politica moderata e riformista che cerca, con contenuti ben precisi, di dare una prospettiva di crescita economica alla città, a partire da strategie e linee politiche volte alla produzione della ricchezza, perché il reddito pro-capite del cittadino napoletano non può essere due volte inferiore a quello di un cittadino di Milano, come invece è adesso. In aggiunta alla base programmatica regionale già definita dal presidente De Luca, illustreremo anche i nostri punti, che partono dalla produzione di ricchezza e di consecutio inerenti al lavoro, ridisegnando un’idea di città nuova, propedeutici ad un importante lavoro di ricostruzione post pandemia. Bisogna guardare con lucidità al presente e ai mutamenti della nostra società soprattutto dal punto di vista economico, dal mondo del commercio, ai servizi. Pertanto sarà necessario costruire un nuovo modello economico-commerciale di sviluppo che parta dal nuovo rapporto tra domanda e offerta in città».

  Sfruttare, quindi, la crisi come un’opportunità per crescere e ripartire?

«Si, una grande opportunità per ripartire. Anche e soprattutto con una corretta gestione ed utilizzo delle risorse del Recovery  Fund, ma dovremmo essere bravi ad intercettarli e creare progetti validi ed efficaci volti a trasformare il tessuto produttivo della città».