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Rivoluzione del 23 luglio: la Giornata mondiale istituita dall’Egitto

Numerosi eventi di differente natura hanno caratterizzato il flusso della storia, tanti episodi hanno edificato un impianto e un’identità ad un determinato paese. Il 23 luglio 1952, infatti, simboleggia un giorno fondamentale per la storia dell’Egitto, una giornata dedicata ai veterani e ai caduti durante lo svolgimento della Rivoluzione, la quale si verificò all’interno dello stato. Tutto cominciò con un colpo di stato, avviata nella notte da un gruppo di militari dell’esercito egiziano, noti anche come “Liberi Ufficiali“.

Si trattò di un atto di ribellione atto ad opporsi alla dominazione straniera, il quale condurrà poi alla conclusione dell’occupazione britannica. In principio la protesta fu volta a distruggere il potere di Re Faruq I, ma in seguito il tumulto determinò l’abolizione della monarchia costituzionale e la proclamazione della Repubblica in Egitto. L’evento venne ispirato dal forte spirito patriottico, il quale invase il popolo egiziano ed influenzò numerosi altri paesi arabi ed africani.

Rivoluzione del 23 luglio: le cause della sommossa popolare

Diversi furono i motivi i quali avviarono il processo rivoluzionario. Primo fra tutti uno di carattere politico, la monarchia d’Egitto fu considerata corrotta e fu soggetta alla protezione della Gran Bretagna. La popolazione viveva in condizioni fatiscenti, una lampante povertà si diffuse repentinamente; la provocazione una sommossa fu una conseguenza logistica. In secondo luogo, Faruq I era una marionetta del potere britannico. Il Re, inoltre, fu accusato della sconfitta dello stato egiziano nella guerra contro Israele, aggravando lo status del popolo.

Una tra le conseguenze naturali di queste cause fu la formazione dei Liberi Ufficiali, movimento clandestino, costituito da ufficiali delle milizie e scortato dal colonnello el-Nasser. Fu un’associazione improntata sul dinamismo ed attirò un numero elevato di combattenti. “In considerazione di ciò che il Paese ha sofferto nel recente passato, la reputazione dell’Egitto agli occhi del mondo è stata scossa dai vostri comportamenti. Pertanto, l’Esercito, che rappresenta il potere del popolo, ha autorizzato a chiedere a Vostra Maestà di abdicare al trono in favore di vostro figlio, Sua Altezza Reale il Principe Ereditario Ahmad Fuʾād“. Queste le parole del generale Naguib, che indirizzò a Re Faruq.

Gli ideali della rivoluzione nel corso della storia

La rivoluzione, quale avvenimento storico, è un processo di tipologia variegata, repentina o di lunga durata, non necessariamente violenta ed aspra. Nel corso del tempo, ha coinvolto spesso classi o ceti sociali più o meno ampi: essi tendono, infatti, a provocare sommosse contro i governi o altre istituzioni di potere per apportare delle modifiche e condurre a cambiare alcune condizioni scomode.

Il concetto di rivoluzione comporta dei significati differenti in base ai vari contesti e se lo si considera come un fenomeno storico o un simbolico prototipo universale. La storiografia della rivoluzione ha ondeggiato tra questi due poli opposti, fino a quando essi non stati stati unificati. Sta di fatto che la Rivoluzione del 23 rappresentò un modello universale a cui ispirarsi. L’Egitto ha attribuito a questa giornata una rilevanza incredibile, tale da inserirla nella lunga e millenaria storia di questa nazione.