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Presa della Bastiglia: l’espressione della Rivoluzione francese

Un evento straordinario, a tratti sconvolgente, capace di stravolgere il tessuto sociale francese, l’intero panorama europeo e di capovolgere valori fissati nella tradizione. Un episodio di per sé non eccessivamente rilevante, ma fu considerato l’emblema del crollo dell’ancieme regime, lo sfaldamento degli ideali del passato. Il 14 luglio 1789, gran parte del popolo francese assaltò e distrusse la Bastiglia, la grande fortezza e prigione edificata entro le mura di Parigi.

Gli occhi di tutto il pianeta sono puntati sui festeggiamenti del 14 luglio in Francia, una data storica, memorabile nel cuore di tutti i cittadini francesi. Essa, infatti, mutò il volto della storia, rappresentò l’avvio della Rivoluzione. Fu espugnata quell’antica fortezza per procurarsi la polvere da sparo, non recepita nell’Hotel des Invalides. Questo evento fu l’epicentro, il quale provocò una violenta onda d’urto in tutto il continente europeo.

Presa della Bastiglia: un episodio chiave per il popolo francese

Trascorsero tempi difficili in Francia, la popolazione visse un periodo di estrema complessità economica, senza considerare il timore costante ed asfissiante di un’ipotetica carestia. La folla organizzò una manifestazione di protesta. Non ci fu altra possibilità, fu necessario “prendere le armi” per cambiare il destino del paese. Alcuni soldati furono incaricati di attaccare ed aggredire il popolo; differenti furono i feriti, diverse le statue distrutte. Il malcontento dei cittadini non si arrestò, l’Assemblea costituente consigliò il re di ritirare le proprie truppe, riscontrando, però, la sua opposizione.

I tumulti del popolo non si interruppero, numerosi furono i saccheggi nei luoghi contenenti le armi e le risorse militari. I ribelli devastarono l’Hotel des invalides e conquistarono circa ventottomila fucili; non trovando la polvere da sparo, decisero di virare verso la Bastiglia ed assediarla, simbolo del potere, secondo la concezione cittadina. In quel periodo storico, all’interno dell’edificio erano presenti soltanto sette individui, liberati dalle violente azioni di un centinaio di insorti. Nonostante la cifra esigua, una folla gremita assistette a quell’episodio rimasto indelebile nel corso della storia.

L’eredità di quell’evento e della Rivoluzione francese

Inizialmente, la presa della Bastiglia non ebbe la medesima portata rispetto a quella odierna. Persino per Luigi XVI si tratto di una semplice rivolta, passata quasi inosservata. In realtà, però, non fu un solito tumulto, si trattò di una rivoluzione, o meglio, un episodio che determimò l’avvio della Rivoluzione. L’avvocato Robespierre dichiarò: “Ho visto la Bastiglia, mi ci ha condotto un reparto di quella valorosa milizia cittadina che l’ha presa. Non potevo separarmi da questo luogo la cui vista suscita oggi in tutti i cittadini onesti soltanto soddisfazione e il pensiero della libertà“.

Insomma, seppur minimo, una piccola parte influente del popolo francese si accorse dell’importanza e del valore di quell’evento. Sta di fatto che, il giorno seguente la presa della Bastiglia, malgrado la crisi stesse per terminare, Parigi era ancora in fermento: non mancarono altre violente ribellioni, le quali sconvolsero nuovamente la città francese. Allora re Luigi XVI decise di mettere la parole fine a questi gravi disordini. Era il primo passo per entrare in una nuova epoca: la società di antico regime era ormai crollata, un nuovo vento rivoluzionario spirava nella capitale francese.