venerdì 19 Aprile, 2024
14.2 C
Napoli
spot_img

Articoli Recenti

spot_img

Napoli, finte vaccinazioni in cambio di soldi: in manette un infermiere e un Oss

Succede a Napoli: un infermiere e un operatore socio-sanitario, Giuliano Di Girolamo e Rosario Cirillo, dell’Asl Napoli 1 sono finiti in manette per aver somministrato finte vaccinazioni in cambio di soldi. Per 150 euro buttavano via il siero in un batuffolo d’ovatta al posto di somministrarlo. La scoperta è stata effettuata dai Carabinieri del nucleo antisofisticazioni e sanitari con la coordinazione della II Sezione della Procura della Repubblica di Napoli.

I novax a cui è stato rilasciato il Green Pass, a finta vaccinazione avvenuta, sarebbero più di 30. L’infermiere, addetto all’inoculazione in un hub dell’Asl Napoli 1, è stato il primo a finire in manette. I due sono accusati di concorso in corruzione per atti contrari al dovere d’ufficio, peculato e falso in atto pubblico.

Napoli, finte vaccinazioni in cambio di 150 euro: il modus operandi dell’infermiere e dell’Oss finiti in manette

Il procedimento per la somministrazione delle false vaccinazioni era stato ben organizzato dai due. L’operatore sanitario si occupava del reclutamento dei novax disposti a pagare per la finta vaccinazione. Questi, poi, si recavano all’hub vaccinale nel turno in cui inoculava l’infermiere connivente. In cambio di 150 euro, la vaccinazione anticovid veniva dispersa in un batuffolo d’ovatta.

L’arresto dei due ha richiesto molti sforzi da parte dei Carabinieri del Nas e dei magistrati partenopei sulla traccia del reato. Con questo sistema truffaldino, i novax hanno ricevuto il Green Pass pur non essendosi sottoposti ad alcuna immunizzazione. Ciò ha permesso loro di presentarsi sul luogo di lavoro senza certificazione verde, diventata ormai obbligatoria.

I due soci di questo affare, che attenta alla salute pubblica, sono finiti in manette e sono in custodia cautelare. Inoltre, per loro, è stato emanato il divieto di espatrio.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.