Vittorio Cecchi Gori è ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma. Le sue condizioni, a quanto si apprende, non sono di particolare gravità. Il produttore cinematografico ed ex patron della Fiorentina, 79 anni, è da marzo 2020 agli arresti domiciliari che sta scontando nella sua casa del quartiere Parioli a Roma.
Dopo la condanna definitiva in Cassazione a 5 anni e mezzo di reclusione per il fallimento della Safin Cinematografica, vicenda per cui aveva già trascorso quattro mesi agli arresti nel 2008, a febbraio 2020 per Cecchi Gori era arrivato, su disposizione della procura generale di Roma, un ordine di di carcerazione per scontare un cumulo di pena di 8 anni, 5 mesi e 26 giorni relativi sia al crac Safin e che a quello relativo alla Fiorentina.
Un ordine che gli era stato consegnato proprio al Gemelli. Il 7 marzo il giudice aveva poi disposto per il produttore Vittorio Cecchi Gori i domiciliari, anche per i rischi legati all’emergenza coronavirus.
“Ora è negativo, ma è stato necessario un ricovero d’urgenza. Attualmente si trova nel reparto Solventi, dove di solito viene ricoverato anche il Papa. È sotto osservazione“, queste le parole di Antonio De Luca, medico di fiducia legato al produttore da un rapporto d’amicizia.
“Si tratta di una complicazione dovuta sicuramente dal Covid da cui è guarito” spiega il medico e professore. Poi conclude: “È sotto osservazione. Ha avuto il covid, nonostante le tre dosi di vaccino. Nei giorni scorsi ha avuto un’improvvisa insufficienza respiratoria“.