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Benito Mussolini, cittadino onorario di Salvò


“La libertà senza ordine e disciplina significa dissoluzione e catastrofe”, ricordiamo la politica di Benito Mussolini con un piccolo estratto pronunciato nell’atrio del municipio di Torino il 24 ottobre 1923, l’anno successivo al discorso, a Mussolini sarà conferita la cittadinanza onoraria a Salò dalla Commissione diretta dal commissario prefettizio Salvatore Punzo, appellata dallo stesso Governo Mussolini dopo avere sciolto il Consiglio Comunale salodiano di allora.
In un periodo storico in cui, dopo aver subito i soprusi del fascismo, vige un senso di rigetto nei confronto del neofascismo, un tema per niente oscuro davanti ai giornali e fa subito notizia la decisione presa la sera del 13 febbraio 2020 dal comune di Salò: “L’unico modo per debellare l’ideologia sbagliata del fascismo è dimostrare con i fatti che la nostra idea di Stato, liberale e democratico, è quella giusta, è una mozione strumentale e anacronistica“, con queste parole il sindaco Giampiero Cipani ha bocciato la mozione per l’abrogazione della cittadinanza a Benito Mussolini nella città sulle rive del Garda, ormai diventata il simbolo dell’ultimo scorcio del regime fascista, con la Repubblica sociale italiana qui stanziata da Mussolini nel settembre del 1943.

Hanno dato il loro voto contro la mozione di Salò Futura due consiglieri di area lega, Marina Bonetti e l’europarlamentare della Lega Stefania Zambelli, nominato come Il gruppo “Insieme per Salò”, e dai 12 consiglieri della maggioranza della lista “Progetto Salò”, gruppo composto anche dal sindaco Giampiero Cipani.

Pertanto la revoca è stata respinta con tre voti favorevoli e 14 voti contrari.

Nonostante la Damnatio Memoriae, una condanna per cui ogni statua, monumento o documento riguardanti il condannato dovevano essere distrutti, la cittadinanza onoraria di Mussolini non sarà cancellata perché, nonostante il periodo buio e triste affrontato in quel periodo storico dall’Italia e non solo, non sarà cancellato rinnegandolo, ma anzi bisogna ricordare ed averne memoria per non commettere gli stessi errori fatti dall’ex duce.