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Parità di sessi, 7 miliardi di euro per sostenere le donne

La parità di sessi diventa un’assoluta priorità nell’attività di governo di Mario Draghi. Già l’8 marzo 2021, giorno della festa della donna, Draghi aveva annunciato una strategia nazionale per eliminare il grande squilibrio che frena il nostro paese. In queste ore il premier ha annunciato un investimento di ben 7 miliardi di euro entro il 2026.

Al “Women Political Leaders Summit” Mario Draghi ha sostenuto il forte bisogno di aprire il mercato del lavoro, aumentare il numero di donne in ruoli di responsabilità, porre rimedi alle differenze di retribuzione. La parità di sessi è stato l’argomento cardine dell’evento. Presenti anche il premier francese Emmanuel Macron e la presidente della Bce Christine Lagarde.

Inoltre il presidente del Consiglio, al momento della formazione del suo governo, dovette affrontare l’esiguità di candidature femminili avanzate dai vari partiti.

Draghi si è esposto in maniera molto decisa sulla parità di genere : “Va colmato poi il divario nel mondo della politica. Ogni giorno milioni di ragazze imparano, a proprie spese, di non poter realizzare i propri sogni. Subiscono discriminazioni, a volte violente. Devono accettare anziché scegliere. Questa situazione non solo è immorale e ingiusta ma rappresenta un atteggiamento miope.

Le nostre economie stanno perdendo alcuni dei nostri talenti migliori. Le nostre società si stanno lasciando sfuggire alcune delle migliori leader del futuro. Solo in 22 Paesi una donna ricopre la carica di capo di Stato o di governo. Ben 119 paesi non ne hanno mai avuto una, compresa l’Italia. “

Dunque sembrerebbe che la partecipazione delle donne al mondo del lavoro sia del 27% inferiore a quella degli uomini. In alcuni paesi si arriva addirittura ad un divario di oltre il 50%. Nel mondo, la partecipazione delle donne al lavoro è del 27% inferiore a quella degli uomini.

E in alcune regioni il divario è di oltre il 50%. In Italia le donne che lavorano sono circa il 49%, una percentuale più bassa rispetto alla media dell’unione europea che è del 62,5%. Il paese europeo con la più alta percentuale di donne occupate è la Germania, con un dato del ben 73%.

Eva Maria Pepe
Eva Maria Pepe
Laureata in Lettere classiche, ama l'arte, la letteratura, i viaggi. Il suo più grande sogno è diventare scrittrice.