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Orzaiolo, combatterlo in modo naturale

L’orzaiolo è un’infezione all’altezza delle palpebre, capace di divenire un mero impedimento fisico-visivo.

Nonostante sia capace di guarire autonomamente, l’orzaiolo può infatti evolvere in cisti da rimuovere chirurgicamente.

In periodi invernali, umidità e venti filtranti polveri contribuiscono alla formazione dell’orzaiolo.

Per garantire una corretta salute dell’occhio durante l’infezione da orzaiolo si consiglia soprattutto di non affaticare la vista, evitando superfici luminosi come schermi di PC e cellulari.

Ma come combattere l’orzaiolo senza ricorrere all’ausilio di medicinali?

Come per fenomeni legati al ciclo mestruale, ai geloni di mani e piedi oppure alla semplice cura dello smalto dei denti, anche per l’orzaiolo vigono numerosi rimedi naturali.

Tra i principali rimedi naturali per l’orzaiolo vi è il ricorso ad impacchi con thé verde (ottimo per alleviare il flusso mestruale e aiutare il corretto funzionamento dell’intestino) o ancor più con camomilla.

Gli impacchi vanno svolti circa 2/3 volte al giorno, con acqua tiepida per 15/30 minuti.

Laddove non si dispone di fiori di camomilla o di estratti di thé verde, anche il ricorso a semplici filtri per bevande è ottimale.

Altri rimedi applicabili sono derivati dalla curcuma e dalla menta.

Per l’infezione, l’effetto rinfrescante della menta, applicata in foglie sminuzzate direttamente sull’occhio mattina e sera, può essere un toccasana sgonfiante.

Per chi volesse adottare la curcuma, vige un procedimento semplice.

Bollire 2/3 cucchiaini e filtrarla fino a ricavarne un decotto da applicare sull’occhio.

Tra  rimedi naturali contro l’orzaiolo più noti, va segnalato quello dell’olio extravergine.

Le proprietà benefiche contro infezioni, oltre allo stesso orzaiolo, dell’olio di oliva extravergine è attestato da tempi antichi.

Come il sale e il vino, l’olio aveva scopi terapeutici, come dimostra la trattatistica latina.

L’effetto antinfiammatorio  può ricavarsi dall’applicazione di garze o batuffoli di cotone direttamente sull’occhio.

Ciononostante, laddove persista l’infezione, soprattutto per pazienti con patologie visive, si consiglia sempre di prevenire e ricorrere alla diagnosi medica del medico curante per stabilire il trattamento più adeguato.

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."