lunedì 06 Maggio, 2024
15.5 C
Napoli

Articoli Recenti

spot_img

Natale in Casa Cupiello: l’opera natalizia per eccellenza

Natale in Casa Cupiello è uno dei tanti capolavori di Eduardo De Filippo. L’opera teatrale tragicomica scritta debuttò per la prima volta il 25 dicembre del 1931, proprio il giorno di Natale, in scena al Teatro Kursaal di Napoli.

Nonostante siano trascorsi molti anni dalla – prima,  l’opera di  continua ad essere tra le preferite del periodo festivo e molte delle battute, diventate iconiche, sono spesso utilizzate quotidianamente per scherzare o ironizzare su qualcosa.

Scopriamo qualche curiosità sull’opera di Eduardo De Filippo:

  • Sono state due le trasposizioni televisive della commedia di De Filippo. La versione in bianco e nero del 1962 e quella a colori del 1977.
  • Eduardo la definì: “parto trigemino con una gravidanza di quattro anni”
  • Lettera di Nennillo: la celebre, esilarante lettera nasce da un’invenzione scenica di Peppino. Nonostante quest’ultimo rivendicasse anche la paternità della celebre «Nun me piace ‘o presebbio», non ci sono prove che attestino la veridicità della rivendicazione.

Il successo della commedia è tutt’oggi evidente, infatti, è stata prodotta una trasposizione cinematografica targata RAI.

Natale in casa Cupiello inizialmente si snodava in un atto unico, corrispondente al secondo dei tre atti, aggiunti in seguito tra il 1932 e il 1934, tra nuove idee ed aneddoti.

“Il teatro è gelo”, affermò lo stesso Eduardo De Filippo nella sua ultima apparizione a Taormina, stupendo tutti, ma la sua commedia, quel Natale del 1931, portò e continua a farlo, calore nei cuori di tutti. La famiglia tradizionale, quel presepe al quale Lucariello (interpretato da Eduardo stesso) dedica anima e corpo, le dinamiche familiari, portano alla mente le medesime vicissitudini che contraddistinguono un pò tutti. 

Secondo i critici teatrale, Eduardo De Filippo aveva una fortissima capacità di incidenza sullo spettatore contemporaneo non esclusivamente napoletano. Si tratta di una tragi-commedia amata non solo a Napoli. L’opera di tutti.  

L’arte e la bravura di De Filippo ebbe un’influenza notevole a livello europeo; nella sua visione, Natale in casa Cupiello costituisce solo un tassello di quell’articolata epopea familiare tratteggiata da De Filippo nel complesso delle sue opere drammaturgiche, leggibili come un grande romanzo da sfogliare.  

Così ogni scena. Ogni battuta. Ogni parola, abilmente scelta, selezionata.

Proprio come in una poesia, De Filippo, “mescola” personaggi con identità naturalmente differenti e spaccati di vita quotidiana, rendendo tutto veritiero e a tratti drammaticamente tragico. 

Simbolismo e bidimensionalità, nascondono un forte senso di disgregazione, si può dire simulacro del periodo storico durante il quale fu scritta l’opera. In scena solo un’apparente normalità, fatta di sotterfugi e segreti, tra incomprensioni e attese, menefreghismo, adulterio, insofferenze ed ostilità.

L’ultimo atto della commedia raccoglie tutti gli elementi narrativi e scenici che Eduardo De Filippo dissemina in scena, racchiude quella verità che si concretizza nella mente di chi guarda. 

Nonostante una vena fortemente triste ed intensamente realistica, quel 25 dicembre del 1931, Natale in casa Cupiello ebbe un forte successo, che continua ancora oggi… un’opera che non smette di sorprendere.