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La vendemmia ischitana: storia e bellezza

La vendemmia ad Ischia ha tutto un altro sapore. Si colora di tradizioni e storie antiche raccontate mentre si taglino le pigne di uva nei maestosi vigneti dell’isola.

Ischia è un’isola dalle mille sfaccettature, e la vendemmia è solo una delle tante testimonianze.

Soprattutto nella parte alta di Ischia, sono tanti i contadini e gli agricoltori che portano avanti le tradizioni d’un tempo, con gioia e convivialità, trasformando il giorno della vendemmia in una vera e propria festa.
L’attesa finisce, si può finalmente toccare con mano il risultato di un lavoro costante, che si tramanda di generazione in generazione. 

Solitamente si vendemmia di domenica, eccezione che non conferma la regola, poiché durante gli altri mesi dell’anno di domenica appunto, non si dedica tempo ai terreni, si riposa per ricominciare poi una nuova settimana.

I recipienti tradizionali per il trasporto dell’uva, tradizionalmente sono in legno, anche se oggigiorno per questioni di igiene, si usano le cosiddette “bagnette e plastic” a due manici, caricate a spalla dai maschi di casa.  La vendemmia, soprattutto in passato, rappresentava un evento talmente importante da coinvolgere l’intera famiglia ed ancora oggi, per qualcuno è così. Il signor Cenzino ad esempio con la sua grande famiglia, accoglie tutti nel suo lussureggiante vigneto. Una persona d’altri tempi, di una gentilezza disarmante, così come la bontà della sua consorte, la Signora Nunzia, che prepara leccornie di ogni genere, il tipico coniglio all’ischitana e anche pietanze vegetariane per chi non mangia carne. Sembrerà strano, qualcuno potrà esclamare sorpreso: “Ma comm nun mang u cuniglij?”… (Ma come, non mangi il coniglio?) cibo cardine della domenica ischitana, che sia inverno o estate non manca mai... ma come nelle migliori realtà, tutto può essere, e ognuno ha i propri gusti. 

La settimana precedente alla vendemmia, il Signor Cenzino, così come è conosciuto ad Ischia, con l’aiuto del figlio, prepara la cantina e gli attrezzi che serviranno per la vendemmia vera e propria. Tutto viene lavato accuratamente, con acqua bollente, gran fatica e senza trascurare niente, dal palmento, al torchio, i tini, le grosse botti, all’interno delle quali si entra per sciacquarle più volte con acqua calda e strofinarle all’interno con una scopa dura di mortella.

La mattina della vendemmia la raccolta dell’uva ha inizio molto presto, tutti si riuniscono sorridenti dopo un buon caffè, muniti di coltello o forbici e tanta volontà.

La vendemmia rappresenta l’inizio di una nuova fase. Il grappolo che si trasforma in vino, quello sorseggiato a Natale, o nelle fredde sere d’inverno davanti ad un caminetto ardente. Ovviamente il taglio dell’uva è solo una fase della vendemmia, ma descrivere tutti i passaggi in poche parole sarebbe impossibile.

Ció che conta, naturalmente oltre all’uva che dovrà essere tanta e buona, così da rendere felice ogni contadino è stare insieme, trascorrere una giornata immersi nella natura.

La felicità che si legge negli occhi di chi veramente vive la vendemmia, nei colori dell’uva, delle viti, del sole che scalda la pelle, dei racconti tra un filato e l’altro, sono la dimostrazione di quanto la semplicità ripaghi sempre. Un ensemble di emozioni senza distinzione, perché la vendemmia è di tutti, fatta di lunghe giornate, di braccia stanche e di mani incallite, dove a brillare è lo sguardo del proprietario del vigneto.

Secoli di coltivazione della vite, secoli di fatica nei campi, ma soprattutto secoli di buon vino, quello del Signor Cenzino, che ha saputo tramutare la vendemmia in una giornata di festa, dove la fatica non si avverte, dove riecheggiano canzoni, detti popolari, ma anche le risate dei bambini che un giorno potranno raccontare la bellezza di un’esperienza vissuta sulla propria pelle. Le mani sui grappoli, l’assaggio del chicco d’uva per dissetarsi, i piedi che affondano nell’uva, gli occhi attenti di chi si occupa della cantina, il caffè bevuto all’ombra di un albero.

Per questo si può dire che ad Ischia è sempre tempo di vendemmia.