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Napoli: una città vuota ma piena di vita e di speranza

Una delle metropoli più belle del mondo: Napoli

Per una Napoli vuota – Il clima mite mediterraneo, l’inverno non eccessivamente rigido e un’estate soleggiata, sono gli aspetti sui quali influisce la bellezza del mare che circonda una delle metropoli più belle del mondo: Napoli. Sorta quasi al centro dell’omonimo golfo dominato dal vulcano Vesuvio, essa è bagnata, dalla penisola sorrentina ai campi flegrei, dal Monte di Procida al rilievo meridionale, il quale offre un panorama da mozzare il fiato, dal Mar Tirreno. Napoli è una città caratteristica dalle mille sfaccettature con 2500 anni di storia, inserita poi nel World Heritage list dell’Unesco, nel 1995.

A Nàpule, in napoletano, non è semplice raccontare storie di tutti i giorni senza rischiare di celare il bene o il male, che la caratterizzano, soprattutto per quanto riguarda i luoghi difficilmente vivibili che la città presenta.

Roma, 31 gennaio 2020: inizia la diffusione del virus

Da una Napoli piena di persone, turisti e commercianti a una Napoli vuota con attività chiuse, lavoratori a casa, e persone in quarantena forzata – è stato un attimo. Tutto è iniziato il 31 gennaio 2020, quando due turisti cinesi sono risultati positivi al test per il Covid-19 a Roma. L’epidemia diffusasi costantemente nel giro di poche settimane, ha spinto il primo Ministro Giuseppe Conte a disporre la chiusura di quasi tutte le attività commerciali – lasciando aperte solo quelle per i beni di prima necessità. Insomma, non solo Napoli, ma l’Italia intera si è trovata di fronte ad una situazione quasi ingestibile – data la disposizione del governo di restare chiusi in casa per fermare la diffusione del virus.

Gli italiani e la quarantena

Gli italiani sono stati costretti a vivere la quarantena in casa, e a Napoli mentre le piazze restano vuote, le finestre restano aperte – per far si che si guardi alla vita e alla spensieratezza in un nuovo modo. Infatti, Napoli deriva dal termine greco Neapolis che significa città nuova. Il tutto si evince da questa situazione emblematica, una “Napoli pulita”. Una Napoli mai vista come adesso: da brividi il silenzio assordante come un rumore astratto che fa male all’anima ma che, al tempo stesso, rende gli occhi pieni di gioia con la speranza che, presto tutti gli italiani possano dire ce l’abbiamo fatta. Quella di stare a casa è stata una scelta che ha costretto la popolazione a sentire un silenzio anche interiore facendo germinare  la consapevolezza di una grande fonte di rinascita, mantenendo la calma, senza perdere l’equilibrio alimentato da una sola certezza: quella di uscire al più presto dalle case per poi riabbracciarsi di nuovo tutti insieme!

 

Valentina Maisto
Valentina Maisto
Appassionata di scrittura ha pubblicato vari racconti con diverse case editrici e da sempre sogna di diventare giornalista. Ma il suo sogno più grande è quello di poter pubblicare una sua antologia di racconti.