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Il Giappone, la nuova frontiera della pallanuoto olimpica

Oltre ai tantissimi tornei sportivi previsti nell’arco dell’estate 2021, prenderà l’avvio anche una gara di pallanuoto. Stiamo parlando delle olimpiadi di pallanuoto femminili e maschili che avranno luogo in Giappone, a Koto, dal 25 luglio al 9 agosto 2021.

La sede in cui si disputerà il campionato è la Tokyo Tsunami International Swimming Center.

Cos’è la pallanuoto?

La pallanuoto è uno degli sport acquatici più affascinanti mai praticati, uno sport a squadra, nato nel XIX secolo, nel Regno Unito.

Le prime regole sono state stabilite da sir William Wilson nel 1887: ogni squadra si compone di sette giocatori, questi possono toccare la palle con una mano soltanto.

Gli atleti possono essere sostituiti un numero illimitato di volte, anche qui, così come nel calcio ed altri giochi, è prevista l’espulsione per chi commette tre falli gravi.

L’obiettivo principale è tirare la palla nella porta avversaria quanto più possibile, in modo da poter accumulare un punteggio più alto della compagine avversaria.

Una volta realizzata la somma necessaria di punti finalizzata al sopravvento sui membri dell’altro team, la vittoria è assicurata.

Nel 1900, anche la pallanuoto entra a far parte dei giochi olimpici, considerando l’enorme popolarità raggiunta ormai ovunque, specie nel mondo occidentale.

I giocatori: ruoli e abbigliamento

Cinque elementi della squadra, generalmente, si dispongono in semicerchio che contiene, al suo interno, il centroboa, l’attaccante più importante.

Il portiere, come in altre attività sportiva, ha l’unico compito di difendere il proprio spazio e di impedire alla palla di passare. Non ha numero.

Il principale difensore della porta è chiamato centrovasca, deve marcare il centroboa della squadra avversaria, ostacolandone le mosse.

Gli altri difensori si trovano dopo il centrovasca, leggermente più indietro di questi e sono chiamate anche mezze ali o mezz’ali. Possono sia attaccare che difendere.

Normalmente, gli sportivi indossano una cuffia denominata calotta e il costume a slip (nel caso di uomini) o l’intero (nel caso delle donne). La calotta serve a identificare la squadra d’appartenenza ed è dotata di specifiche protezione per le orecchie.

Nel caso di incidenti, gli atleti acquatici possono contare anche su un ulteriore costume, copricostume, indossato proprio perché se si verificano strappi, il loro corpo ne esca eventualmente coperto.