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Festività: le tradizioni della cultura cinese

In Italia, ma anche nel resto del mondo, uno dei popoli più diffusi provengono dalla Cina. Ovviamente anche il popolo ha le sue festività e le sue tradizioni. Le più importanti sono:

  1. Festa di Primavera (il Capodanno cinese): la tradizione di questa festività associa la sua origine all’antica leggenda del mostro Nian, una bestia terrificante che lasciava la sua tana ogni 12 mesi per predare qualsiasi essere vivente. Era un essere invincibile, con un solo punto debole: era terrorizzato dai rumori forti, dalla luce e dal colore rosso. Dunque, i festoni rossi con i quali si addobbano le case ed i fuochi d’artificio sono un modo per tenere lontano il feroce Nian per un altro anno.Sempre per onorare questo antico mito nelle città si tiene la Danza del Leone. Durante la cerimonia la gente batte pentole e piatti e fa esplodere petardi per spaventare il mostro, rappresentato da un grande manichino dalle sembianze vagamente feline, che viene portato per le strade e fatto danzare in mezzo alla gente. Fin dai tempi più antichi, in occasione di questa festività, le famiglie si riuniscono per mangiare insieme e scambiarsi doni ed auguri per il nuovo anno. Alle porte delle case vengono appesi festoni rossi con scritte beneaugurali di buona fortuna e di successo e vengono fatti esplodere fuochi d’artificio e petardi.
  2. Festa di Qingming: chiamata anche Festa della Luminosità Pura o Festa della Luminosità ChiaraGiorno degli Antenati o Giorno della Pulizia delle Tombe. Questa festa tradizionale cinese viene celebrata 104 giorni dopo il solstizio d’inverno. Segna il giorno in cui il popolo cinese fa visita alle tombe ed ai siti di sepoltura degli antenati. Gente di tutte le età prega per gli antenati, si dedica alla pulitura delle tombe ed offre in omaggio cibo, tè, vino, bacchette, cartamoneta e libazioni varie.

  3. Festa di Duanwu: la festa delle barche drago è una festività della tradizione cinese che si tiene il quinto giorno del quinto mese del calendario cinese. Questa festa nacque nell’antica Cina. Una concezione tradizionale sostiene che la festa commemori l’alto funzionario e poeta patriottico Qu Yuan dell’antico stato di Chu, il quale si suicidò annegandosi nel fiume Miluo perché aveva scoperto che la sua amata patria, era stata sconfitta in una battaglia vitale contro lo stato rivale di Qin, perdendo così da quel momento la propria indipendenza. Gli abitanti del luogo si precipitarono a salvarlo remando a tutta forza a bordo di lunghe e strette canoe chiamate barche drago. Per impedire ai pesci di divorarne il corpo, inoltre, essi gettarono loro del cibo e tentarono di allontanarli spaventandoli con il suono dei tamburi e con il rumore dei remi sbattuti in acqua. Da questi eventi sarebbe quindi nata la tradizione della festa, che prevede la corsa delle barche drago, accompagnate da gong e tamburi, in ricordo della tragica sorte di Qu Yuan. Durante la festa, inoltre, si consumano involtini di riso che simboleggiano il cibo gettato in acqua per nutrire i pesci. Chiamati anticamente zongzi, essi sono fagottini di foglie di canna farciti di riso glutinoso, di forma conica o a cuscinetto, legati con una cordicella, che si fanno cuocere al vapore. Il giorno della festa i bambini, inoltre, ricevono vari portafortuna da indossare: fili di seta di cinque colori, simbolo di longevità, una borsetta ricamata a forma di tigre o di zucca, piena di aromi, da portare al collo, scarpe a forma di testa di tigre per i piedini e sul petto una pettorina con una tigre ricamata.