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Alfonso Gatto riscrive e ridisegna i muri di Salerno

Esplorando la meravigliosa città di Salerno può capitare di perdersi -ma anche ritrovarsi, dato che la poesia gode di questa virtù- in un quartiere i cui muri sono agghindati con splendidi murales.
Essi sono dedicati, in un fascinoso intreccio di disegno e poesia, alla memoria del poeta a cui la città di Salerno ha dato i suoi Natali, Alfonso Gatto.

La casa dell’autore si trova in Vicolo degli Amalfitani, 10, nel rione Fornelle. Egli vi nacque nel 1909, in una famiglia di marinai e piccoli armatori e, a causa delle difficoltà economiche in cui essa versava, non riuscì mai a laurearsi.
Divenne però correttore di bozze fino ad intraprendere la carriera di giornalista, mestiere cui poi si dedicò con passione per tutta la vita. Passione che lo stesso suo stimato amico, Eugenio Montale, enfatizza sulla lapide di Gatto, scrivendo “Ad Alfonso Gatto per cui vita e poesia furono un’unica testimonianza d’amore”.

Alla fondazione composta dagli eredi del poeta, tra cui il nipote Filippo Trotta, si deve questa iniziativa di prestigio, sull’idea avanzata dal grafico pubblicitario Pino Roscigno. L’ideatore aveva lanciato l’esca sul web, proponendo a poeti e scrittori di mandare i propri elaborati così che lui avrebbe potuto stamparli e attaccarli ai muri.

Alle opere di Gatto si sono uniti anche altri letterati suoi contemporanei nonché artisti nazionali ed internazionali che hanno animato i muri con meravigliosi disegni. In questa bacheca a cielo aperto trovano posto autori come Ilde Rampino, Rocco Papa, Alfonso Graziano, Manuel Gasparrini, Morgan Donatelli, Nicola Vacca, Angelo Coscia, Mimmo De Luca.

Il progetto porta il titolo di “Muri d’autore” ed ha lo scopo, oltre che di far conoscere la poesia del noto autore, altrettanto lodevole di restituire dignità ad alcune zone di Salerno all’insegna dell’incuria, come il quartiere d’origine di Alfonso Gatto, rione Fornelle.

La sua poesia nutre gli animi dei passanti del suo rione, un solenne omaggio a chi ha saputo allietare noi con parole tanto leggiadre, come manifesta la poesia che segue:

“Com’è bella
La notte e
Com’è buona
Ad amarci così
Con l’aria in piena
Fin dentro
Al sonno.”

Rosalba Caramiello
Rosalba Caramiello
Giovane psicologa clinica laureatasi all'Università di Roma "La Sapienza" ed educatrice, appassionata di giornalismo e fotografia.