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Aggressione all’ospedale Pellegrini, donna schiaffeggia guardia giurata

Un altro episodio di violenza è stato registrato questa notte all’ospedale Pellegrini di Napoli dove una giovane donna sulle scale che conducono al pronto soccorso ha aggredito una guardia giurata. Sia il vigilantes che la donna si sono fatti refertare dopo l’arrivo dei Carabinieri: il primo guarirà in dieci giorni, la seconda in quattro.

La vicenda ha avuto inizio quando la donna ha iniziato a urlare nel pronto soccorso perché, a suo dire, il padre era ancora in barella e non aveva notizie in merito alle cure prestate. La donna è stata invitata ad uscire e sulle scale sarebbe avvenuta l’aggressione. Sul posto sono giunti i carabinieri che hanno riportato la situazione alla calma. Nessun danno alla struttura e alle apparecchiature sanitarie.

Aggressione al Pellegrini, parla Borrelli

Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli che ha espresso solidarietà al vigilantes e al personale sanitario:

La nostra solidarietà va al personale medico tutto e alle guardie giurate costretti a subire continui assalti da parte di gruppi di violenti e spesso anche di veri e propri criminali. Di questo passo ci scapperà il morto. Lavorare così è destabilizzante e umiliante. Cosa dobbiamo ancora aspettare per ottenere un presidio fisso di militari o uomini delle forze dell’ordine nei pronto soccorso del napoletano?”

Problema aggressioni

Quello di stanotte è l’ennesimo episodio di violenza registrato nelle strutture ospedaliere napoletane. I dati parlano chiaro, da inizio anno in soli 3 mesi si contano 16 aggressioni, 11 all’interno delle strutture ospedaliere, 4 al 118 e un’ultima ad un medico di famiglia. L’ospedale più colpito resta il Cardarelli, seguito da Pellegrini e Ospedale del Mare.

Per sensibilizzare la popolazione, il 12 marzo è stata instituita la giornata nazionale intitolata all’educazione e prevenzione contro la violenza agli operatori sanitari per arrestare un fenomeno in crescita negli ultimi anni soprattutto dopo la pandemia da coronavirus.