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160° anniversario dell’Unità d’Italia, tuffo nella storia italiana

Oggi si festeggia il 160° anniversario dell’Unità d’Italia. Per molti secoli la penisola italiana è stata un agglomerato di stati politicamente frammentato. L’idea di un’Italia unita era sulla mente di molti, una realtà non così lontana.

160° anniversario dell’Unità d’Italia, il Risorgimento.

Una delle cose che hanno portato all’unità d’Italia è stato il Risorgimento, un movimento del XIX secolo per l’unificazione italiana che culminò con l’istituzione del Regno d’Italia nel 1861. Un movimento ideologico-politico e prima ancora artistico, storico e letterario che ha contribuito a risvegliare la coscienza nazionale del popolo italiano, ed ha portato a una serie di eventi politici che hanno liberato gli stati italiani dalla dominazione straniera e li hanno uniti politicamente. Sebbene il Risorgimento abbia raggiunto lo status di mito nazionale, il suo significato essenziale rimane una questione controversa. L’interpretazione classica vede il Risorgimento come il trionfo del liberalismo, ma opinioni più recenti lo criticano come una rivoluzione aristocratica e borghese che non è riuscita a includere le classi inferiori.

Dopo la sconfitta di Napoleone nel 1815, gli stati pre-italiani, con il Congresso di Vienna e l’avvio dell’età di Metternich vennero restituiti ai loro ex governanti dando il via alla Restaurazione. Sotto il dominio dell’Austria, questi stati assunsero un carattere conservatore sul versante politico, con l’abrogazione di qualsiasi diritto liberal-costituzionale. Sorsero società segrete come il movimento Carbonaro, che si opposero a questo sviluppo negli anni ’20 e ’30. Il primo gruppo dichiaratamente repubblicano e nazionale è stato La Giovine Italia, fondata da Giuseppe Mazzini nel 1831. Questa società, che rappresentava l’aspetto democratico del Risorgimento, sperava di educare il popolo italiano al senso della propria nazionalità e di incoraggiare le masse a sollevarsi contro i regimi reazionari esistenti. Altri gruppi, come i neo-guelfi, immaginavano una confederazione italiana guidata dal papa. Altri ancora favorirono l’unificazione sotto la casa dei Savoia, monarchi dello stato liberale del nord Italia Piemonte-Sardegna.

Dopo il fallimento delle rivoluzioni liberali e repubblicane nel 1848, la leadership passò al Piemonte. Con l’aiuto francese, i piemontesi sconfissero gli austriaci nel 1859 e riunirono la maggior parte dell’Italia sotto il loro dominio nel 1861. L’annessione del Veneto nel 1866 e la Roma papale nel 1870 segnarono la definitiva unificazione d’Italia.

Oggi si festeggia la storia, il 160° anniversario dell’Unità d’Italia.