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Vaccino Sputnik: l’Italia potrebbe produrre 10 mln di dosi al mese

Nella lista dei vaccini in attesa di approvazione per la lotta al Covid-19 c’è anche il vaccino Sputnik V proveniente dalla Russia. La rolling review di questo farmaco è iniziata da parte dell’Ema il 4 marzo. Arriva proprio oggi da Mosca la notizia che sono stati raggiunti accordi per avviare la produzione in Europa. In particolare in Italia, Spagna, Francia e Germania.

L’approvazione definitiva, però, per introdurre anche questo vaccino nella campagna vaccinale italiana non arriverà prima di aprile. 

La diffidenza europea verso il vaccino Sputnik: l’Ema si scusa ufficialmente con la Russia

Il nome del vaccino, Sputnik, richiama il tempo della guerra fredda non a caso. Un tempo in cui i rapporti tra le potenze venivano definiti dai primati scientifici e tecnologici. Lo scorso agosto, mese in cui per la prima volta fu annunciato il vaccino Sputnik, si pensò inevitabilmente all’ennesima trovata propagandistica della Russia. Da ciò, l’iniziale riserbo nei confronti del siero da parte dell’Europa.

Ora, però, la situazione sembrerebbe essere radicalmente cambiata: le analisi effettuate sul vaccino russo confermano la sua efficacia. Il mondo scientifico ha dovuto, per questo, fare un passo indietro e scusarsi ufficialmente con la Russia.

In un primo momento l’Ema definì Sputnik una roulette russa. Ad oggi l’agenzia del farmaco ha presentato le sue scuse ufficiali. 

Le difficili dinamiche tra Mosca e Bruxelles: l’analisi di Tatiana Stanovaya

Dietro l’approvazione di Sputnik, però, continuano a nascondersi le difficili dinamiche tra Mosca e Bruxelles. Nonostante la dimostrata efficacia al 91% Sputnik fa discutere. Secondo Tatiana Stanovaya, analista di R.Politik: “se decidi di acquistare Sputnik sembra che tu stia investendo o approvando i metodi di Putin o dello stesso governo di Putin“.

Ha continuato, poi: “Sputnik V fa discutere perché è russo. Eppure proprio partner europei hanno aiutato la società russa produttrice del vaccino a depositare i documenti per l’autorizzazione all’Ema“.

I primi siti produttivi in Europa: Lombardia e Lazio

L’Adienne Pharma&Biontech e il fondo governativo russo Russian Direct Investment found avrebbero già raggiunto un accordo per la produzione in Italia del vaccino Sputnik. Anche nel Lazio due diverse aziende farmaceutiche ne stano valutando la produzione.

Se tutto dovesse proseguire senza particolari problemi, lo stabilimento Adienne Pharma&Biontech a Monza inizierà a produrre dosi di vaccino Sputnik già entro Giugno.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.