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Villa Arbusto: La suggestione storica dell’isola

Villa Arbusto è uno dei musei di Ischia, affascinante e suggestivo, ricco di storia.

Si trova nel comune di Lacco Ameno ed è proprietà del comune.

La masseria dell’Arbusto fu acquistata nel 1785 da Don Carlo Aquaviva, Duca di Atri, discendente da una antica famiglia nobile abruzzese, che vi costruì un Casino di campagna, l’attuale Villa Arbusto.

Nel 1952 il cavaliere del lavoro Angelo Rizzoli, acquistó la proprietà, restaurando la struttura e andando a risolvere quei problemi che la Villa presentava al proprio interno. La Villa era semidistrutta ma Rizzoli decise di farne la propria residenza.

Oggi Villa Arbusto appare in tutto il suo splendore, tra arte, cultura e un tripudio di natura che inebria con profumi senza tempo. Un’esplosione di agavi, buganvillee, mimose e fichi d’india si alternano ad ibiscus, rose e plumbago il “gelsomino azzurro” che fiorisce dalla primavera all’autunno.

Non solo arte e storia dunque, ma anche tanto altro che lascerà senza fiato.

Nel 1999 Villa Arbusto è diventato il ‘Museo Archeologico di Pithecusae’ che illustra la storia dell’isola d’Ischia dalla preistoria all’età romana: è formata da otto sale dove sono moltissimi i reperti archeologici ritrovati alcuni dei quali provengono dai vicinissimi scavi di Santa Restituta.


Tra i vari reperti, il più  celebre è la Coppa di Nestore. Uno dei reperti più importanti  nella storia della Magna Grecia. Ritrovata nel 1954 negli scavi di San Montano (Lacco Ameno), reca una importante incisione che riporta:

“Io sono la bella coppa di Nestore, chi berrà da questa coppa subito lo prenderà il desiderio di Afrodite dalla bella corona“.

Si tratta di una piccola tazza, di valore inestimabile, utilizzata dai Fenici per bere vino durante i Simposi.


La Coppa rivela molto sulla storia dell’isola d’Ischia, e non poteva avere collocazione migliore di Villa Arbusto.

Villa Arbusto racchiude la storia della più antica colonia ellenica dell’occidente;  ogni pezzo ivi contenuto, è preziosissimo, a testimonianza della vita dell’Isola. Splendidi corredi funerari,non solo la coppa di Nestore, ma anche la Stipe dei Cavalli, magnifica, e tanti altri manufatti, specchio del quotidiano e delle credenze degli antichi abitanti. Particolarmente apprezzati i giovani studenti che accompagnano nella visita guidata all’interno del museo.