Non è la prima volta che parliamo di avvistamenti di specie tropicali sul territorio nazionale. È questa la volta della Sula Piedirossi, un rarissimo uccello tropicale avvistano nei celi ischitani.
La presenza di questo raro esemplare di fauna avicola è sotto stretto minitoraggio degli esperti. La presenza di specie aliene, infatti, può causare danni agli ecosistemi andando ad alterare i delicatissimi equilibri naturali.
Sula Piedirossi: da dove arriva questa specie
La Sula Piedirossi è un esemplare di una specie mai osservata prima nel nostro Paese.
Finora l’esemplare era stato avvistato soltanto 13 volte in Europa, nello specifico in Spagna, Portogallo, Francia e Regno Unito. Come spiegato dagli esperti la presenza della Sula Piedirossi risulterebbe del tutto accidentale e non direttamente riconducibile ai cambiamenti climatici in corso.
Qualche notizia su questa particolare specie
La Sula Piedirossi solca, solitamente, i cieli della fascia tropicale e subtropicale, trovando riparo sulle isole al momento della riproduzione.
È una delle sule più piccole; il becco è conico e robusto, le ali lunghe e appuntite con un’apertura di quasi un metro, le zampe corte e robuste, con dita palmate di color rosso vivo; la livrea presenta un’intera gamma di tinte sfumate dal bruno scuro al bianco, sempre più chiare sul ventre e scure sulle remiganti. Per andare in cerca di cibo, questo uccello, compie spostamenti di oltre 100 chilometri, ma non è una specie migratrice.
Quando si tuffa in acqua in cerca di pesci e calamari (anche fino a 10 metri di profondità), tiene le ali ben ripiegate contro il corpo, così da assumere una forma più idrodinamica. È un animale dalle abitudini sociali: forma colonie numerose, spesso miste con altre sule.
La riproduzione avviene ogni 15 mesi circa, a patto che il cibo non scarseggi. Nel nido, posto solitamente sugli alberi, la femmina depone un solo uovo che cova per 45 giorni. Sula leucogaster si distingue nettamente per la tinta del piumaggio, di colore marrone scuro; fanno eccezione il ventre e la zona centrale delle ali, bianchi, le zampe e il becco, giallo-grigi. Il suo areale comprende le coste dell’America Centromeridionale, del Medio Oriente, del Sudest Asiatico, dell’Oceania e dell’Africa centrale.
Da capire ora come e perchè sia arrivata sullanostra isola.
Secondo il direttore del Regno di Nettuno, Antonino Miccio: “La presenza di una specie nuova è una notizia rilevante e conferma l’importanza del monitoraggio costante sulla biodiversità del nostro mare, in grado di fornire elementi scientifici”.