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Stato e Regione: posizioni diverse sul fronte scuola

Sul fronte scuola Stato e Regione Campania continuano ad avere posizioni diverse.

In classe il 7 gennaio? la risposta non è così scontata. In Campania, almeno, la riapertura non è assicurata per tutti i gradi di Istruzione.

A decidere sarà, ancora una volta, l’andamento dell’epidemia.

Secondo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, senza un attenta analisi dei dati del  prossimo 4, 5 e 6 gennaio 2021 è da irresponsabili parlare di riaperture, anche se al 50%.

A monte della giornata dei vaccini, quando finalmente si intravede una piccola luce in fondo al tunnel il presidente della Campania, dichiara che no, il 7 gennaio la Campania non manderà il 50% degli studenti in classe senza le opportune valutazione, la posta in gioco sarebbe troppo alta.

Una battaglia, quella di De Luca, contro la scelta del governo di riprendere la didattica in presenza, che va avanti in realtà dall’avvio dell’anno scolastico.

Se da un lato da Roma sottolineano la mancanza di evidenze scientifiche sull’aumento del numero di positivi dopo a riapertura delle scuole e l’assoluta sicurezza delle stesse nel contenimento dell’epidemia, il presidente De Luca ha più volte ribadito che la movimentazione di massa degli studenti per recarsi a scuola è assolutamente incontrollabile e potenzialmente pericolosa.

Questo il motivo per il quale, da prima dell’istituzione del semaforo delle regioni, gli studenti campani frequentano la scuola grazie all’ausilio della didattica  distanza.

Una decisione, che la Ministra Azzolina a più volte definito immotivata e che ha spesso creato tensioni tra il Governatore De Luca e la stessa.

Difficile stebilire se però sia tra Stato e Regione uno dei due nel torto. Daltra parte gli stessi membri del cts (comitato tecnico scientifico) hanno pareri diversi sulla sicurezza delle scuole.

Sono diversi anche i pareri di virologi e personalità del mondo della medicina.

E così mentre il resto d’Italia si appresta a tornare in classe il 7 gennaio, in Campania, sarà giorno di ripresa solo per le prime e le secnde elementari.

Lucia Fortini, assessore all’istruzione della Regione Campania,fa sapere che, in base alla curva dei contagi si valuterà come procedere.

Si pensa ad una ripresa scaglionata che parta, appunto, dopo l’epifania e arrivi al 25 gennaio 2021. Si ricomincerà con lo screening degli alunni e a piccoli passi si proverà a ritornare alla normalità.

Ovviamente, il tutto sarà possibile, se i dati analizzati dall’Unità di crisi regionale siano tali da avere l’ok dalla stessa.

L’assessore Fortini tiene a precisare che tale decisione è stata presa in accordo con tutte le parti sociali coinvolte. Prevista per mercoledì una riunione con i sindacati, prima dell’ incontro con l’unità di crisi che avverrà agli inizi dell’anno nuovo.
La proposta di calendario di ritorno in classe è la seguente: l’11 gennaio in classe tutti gli alunni della scuola primaria, poi il 18 gli alunni della secondaria di primo grado e in ultimo dal 25 toccherà agli alunni della scuola secondaria  di secondo grado.