Quella del 26 aprile del 1987 fu una vittoria storica per il Napoli calcio.
Il primo goal fu di Carnevale… segnato di testa. Poi l’eclatante Maradona: lancio di Giordano e doppio dribbling al volo di Diego che senza far mai toccare la palla a terra salta difensore e portiere per disegnare un capolavoro assoluto. Vince il Napoli, è l’ultima decisiva sterzata, prima del rettilineo della gloria.
Un tassello fondamentale per la vittoria finale, una dimostrazione di forza dinanzi ad una superpotenza del calcio.
La partita quel 26 aprile fu giocata al San Paolo, il Napoli di Bianchi contro il Milan di Capello pronto a vincere. Lo spettacolo è di quelli che tolgono il fiato: 90.000 spettatori in un impianto da 60.000, esibitisi in una coreografia da paura, si presentano al “San Paolo” e solo 1000 sono i tifosi in trasferta sistemati nella parte bassa del 1° anello alla destra della “Tribuna Posillipo”…il presidente di casa Ferlaino presenzia a bordocampo con i suoi collaboratori.
La prima frazione di gioco è sancita da un goal di Maradona, tra l’euforia dei tifosi, mentre il Milan, seppur privo di Giovanni Galli, provava a difendersi dall’ottimo schema di gioco del Napoli.
Quella del 26 aprile 1987 non fu una partita qualunque… è ancora oggi un ricordo indelebile nella mente dei tifosi e nel cuore azzurro della città di Napoli.
“Una vittoria importante contro una grandissima squadra”, dirà Diego Maradona al termine della partita, commentando un successo che avrebbe avvicinato il Napoli alla vittoria del campionato.
Il Napoli di Maradona era reduce da un clamoroso rovescio contro il Verona (3-0) nella domenica precedente. I tifosi attendevano ansimanti quello storico traguardo, che divenne realtà dopo ben sessantuno anni di attesa.
Le reti centrati dagli azzurri Maradona e Carnevale misero a tappeto il Milan.
Fu festa. Soddisfazione immensa e batticuore furono i cardini di quella giornata.
La vittoria di una squadra, la soddisfazione di una città innamorata dei suoi “colori”.