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Salerno, concerti annullati perchè inneggianti a mafia

Le autorità locali dei comuni di Eboli e Campagna hanno disposto il divieto alle prossime esibizioni del cantante neomelodico siculo, Niko Pandetta.

I sindaci dei rispettivi comuni della provincia di Salerno sono intervenuti a fermare le due date del tour del neomelodico, previste per il 20 ad Eboli ed il 22 a Campagna.

Già nel mese di dicembre 2019, in un’esibizione privata a Fisciano il Pandetta in alcuni video postati su social network egli esprime contenuti inneggianti alla criminalità organizzata attraverso messaggi espliciti oppure contenuti simili filtrati nelle sue canzoni.

In particolare i riferimento del neomelodico catanese erano stati diretti ad un boss della mala locale a regime detentivo quale 41bis.

Nelle scorse settimane un’altra esibizione del Pandetta aveva avuto analoghe conseguenze: a Bollate lo scorso 7 febbraio le autorità comunali impedirono lo svolgimento di un concerto per contenuti inneggianti alla malavita.

A seguito anche dell’impegno dell’assessore dei Verdi Francesco Borrelli, vero paladino per la legalità in Campania contro parcheggiatori abusivi e non solo, le segnalazioni delle esibizioni del Pandetta sono diventate oggetto di interesse pubblico.

Ad accrescere maggiormente l’impossibilità da parte del sindaco di Campagna, Roberto Monaco vi è anche il fatto che luogo dell’esibizione sarebbe stato un albergo di sua proprietà. Venuto a conoscenza delle precedenti performance del neomelodico, non ha esitato a contattate gli organizzatori e annullare l’evento.

Maggior difficoltà è stata incontrata dal sindaco di Eboli.

Il Pandetta doveva esibirsi in un pubblico locale ristorativo e nonostante l’intervento del sindaco tramite la Polizia Municipale per verificarne la regolarità dei permessi e del contratto stipulato dal neomelodico, è dovuto ricorrere al prefetto di Salerno.

La radicalizzazione di messaggi subliminali all’interno della musica neomelodica è un fenomeno di malcostume onnipresente, lo stesso Borrelli tempo addietro fece presente come i testi del Pandetta avessero espliciti riferimenti alla mafia, al regime detentivo a 41bis ed esplicite minacce per collaboratori di giustizia.

 

Domenico Papaccio
Domenico Papaccio
Laureato in lettere moderne presso l'Università degli studi di Napoli Federico II, parlante spagnolo e cultore di storia e arte. "Il giornalismo è il nostro oggi."