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Maneskin vs Led Zeppelin. Un confronto azzardato.

Da quando hanno fatto irruzione prepotentemente sulla scena musicale del rock,i Maneskin hanno suscitato un vespaio di pareri contrastanti sulla loro bravura e originalità. E tra i tanti gruppi del passato remoto il paragone più frequente è stato e continua ad essere con i leggendari Led Zeppelin.

Un po’ perchè i Maneskin sono tra le poche band che suonano hard rock e un po’ perché loro stessi hanno riconosciuto che gli Zep sono stati  la loro principale fonte d’ispirazione musicale. Maneskin vs Led Zeppelin. Un confronto azzardato. Vediamo perchè.

Fan e detrattori

Trionfatori dell’Eurovision Song Contest 2021 con Zitti e buoni, i Maneskin hanno incassato importanti consensi . A partire da  Simon Le Bon dei Duran DuranSkin degli Skunk Anansie , i rocker Vasco Rossi e  Piero Pelù. Perfino   Scarlet Page, figlia del leggendario chitarrista dei Led Zeppelin Jimmy Page. Ma non tutti la pensano così, anzi.

Se penso ai miei vent’anni, penso ai poster dei Beatles e dei Led Zeppelin… E naturalmente penso che oggi, ti danno qualcosa di analcolico e la chiamano birra“. “Voglio vedere se tra 40 anni ancora ci saranno“. “Monnezza musicale“. Sono solo alcuni dei commenti sprezzanti a un post di Gabriele Muccino, entusiasta spettatore ad un loro concerto al Circo Massimo a Roma nel 2022.

Un confronto azzardato ?

Inevitabilmente chi ha superato la soglia degli “anta”  ed è cresciuto musicalmente ascoltando gruppi che hanno fatto la storia del rock, storce il naso di fronte a nuove band come i Maneskin. Troppo forte l’effetto nostalgia per Beatles e Rolling Stones, Queen e Deep Purple, o i più recenti AC/DC e Guns N’Roses.

Con qualche eccezione peraltro, come Carlo Verdone.”Difendo i Maneskin. Non sono i Led Zeppelin o gli Who ma almeno hanno le chitarre”.

Ma i giovanissimi fan dei FAB Four romani ascoltano musica solo su  SpotifyYouTube, Instagram. Non comprano CD, non collezionano vinili ma soprattutto non gli importa  se qualcuno è un bravo vocalist o un chitarrista dotato. Sono attratti soprattutto dalla musica aggressiva ( diversa da rap e trap onnipresenti ) e anche  dalla presenza scenica

Maneskin vs Led Zeppelin

Maneskin vs Led Zeppelin. Un confronto azzardato. Con un gruppo (gli Zeppelin)  nel quale ognuno dei quattro componenti è entrato nelle classifiche dei 100  musicisti più influenti. Con un  gruppo autore  di brani  leggendari come “Stairway to heaven” , che ha raggiunto una notorietà planetaria ed è ancora oggi uno dei più eseguiti in assoluto. Al punto da essere  ritenuto addirittura il culmine del rock.

Con un gruppo il cui  riff di “Whole lotta love” è stato consacrato come il migliore di tutti i tempi. Con un gruppo che nel 2012 fu premiato dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che  consegnò loro il   Kennedy Award per il loro contributo alla cultura americana. Solo per fare qualche esempio.

Nessuno si sognerebbe di paragonare Banksy a Picasso o Alda Merini a Ungaretti o Paolo Sorrentino a John Ford. Un conto sono i confronti ravvicinati tra artisti e opere coeve, utili per cogliere originalità e diversità dei linguaggi artistici. Un altro è il proporre confronti lontani tra artisti (in questo caso musicisti) di epoche distinte.

L’importanza di un’opera o di un artista è strettamente correlata alla sua tenuta nel tempo . In tal senso i Led Zeppelin (e altre band ) hanno superato la prova del tempo.Non solo, ma più gli anni passano e più aumenta la loro fama, che si tramanda di generazione in generazione.

Qualche anno fa il ciclone  Greta Van Fleet aveva colpito pubblico e critica, che li aveva immediatamente paragonati ai Led Zeppelin. Stesse sonorità, stessi riff, stessa voce solista. Ben presto tuttavia il fenomeno è andato progressivamente  sgonfiandosi.

Per i Maneskin, data la loro giovane età, la situazione è analoga. Potranno esplodere o implodere come una meteora, ma  ci vorranno almeno dieci o vent’anni  per comprenderne l’importanza o l’insignificanza nella storia del rock. A prescindere comunque dagli inarrivabili Led Zeppelin. Il Dirigibile nel frattempo continua il suo volo, e non ha alcuna intenzione di atterrare.

Dario Nicolella
Dario Nicolella
Medico oncologo e dermatologo, con la passione per la scrittura, l'arte e la poesia. Autore di saggi su tematiche toponomastiche, storiche, mitologiche (sirene, luna) ed artistiche (cupole e chiostri napoletani) riguardanti in particolare località campane, nonchè di numerose sillogi poetiche. Vincitore di premi letterari.