La schiacciata fiorentina è un dolce tipico toscano, da non confondere con quella salata, un dolce tipico del periodo di Carnevale. Una torta dolce e delicata, soffice e con ingredienti semplici. Si mangia il martedì grasso e viene realizzata con ingredienti poveri, la versione antica prevede il lievito di birra con una doppia leviazione e lo strutto. Con gli anni si è alleggerita ed è diventata una torta ancora più semplice.
Per un sapore aromatico e un colore tipico si utilizza la scorza e il succo d’arancia, alcuni aggiungono anche un pizzico di zafferano per una tonalità e un sapore più deciso. Ogni famiglia ed ogni pasticceria tramanda la sua ricetta, un simbolo che viene spesso raffigurato su questa torta è il giglio fiorentino.
Un dolce tipico che viene preparato nel capoluogo toscano, a Firenze, durante il periodo di Carnevale. Contrariamente al nome, non è una variante della schiacciata vera e propria, ossia la focaccia salata bucherellata e spalmata con olio d’oliva locale. Questo dolce è riconosciuto anche come Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Regione Toscana. Ha un altezza di 3 centimetri per questo viene chimata schiacciata ed è molto soffice.
Una ricetta dalle origini popolari che inizialmente vedeva come ingredienti: pasta da pane, zucchero, strutto, spezie, succo e scorza d’arancia. La forma è restata nel tempo rettangolare e bassa, con scorza d’arancia grattuggiata e spezie miste. Cannella, zafferano, noce moscata e anice stellato per dar colore e profumo alla torta. Oggi lo strutto viene utilizzato di meno, a suo posto è possibile utilizzare il burro o una variante vegetale come l’olio d’oliva. La sua caratteristica è la doppia lievitazione che garantisce sofficità e morbidezza.
La schiacciata fiorentina può essere conservata 3 giorni fuori dal frigo, al massimo in una campana di vetro. Può essere accompagnata anche da una crema pasticcera all’arancia profumata. Come richiama il nome deve essere della giusta altezza, non troppo alta, per l’appunto schiacciata.