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Ucraina, la procuratrice generale: “410 i corpi civili raccolti nella regione di Kiev”

Sono quasi 3mila le persone che l’Ucraina è riuscita ad evacuare nelle ultime 24 ore da Mariupol e dalla vicina regione di Luhansk, alcune delle zone più colpite dai bombardamenti russi: sono i dati forniti su Telegram dal vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, sul funzionamento dei corridoi umanitari nel Paese. Mariupol, dove si ritiene siano rimaste intrappolate circa 150mila persone, è assediata da giorni e i tentativi fatti negli ultimi giorni dalla Croce Rossa per far entrare un convoglio di aiuti umanitari sono tutti falliti.

Tra gli sfollati ci sono 469 residenti proprio di Mariupol; gli sfollati dalla città portuale e dalla vicina Berdyansk hanno dovuto viaggiare con i propri mezzi fino a Zaporizhzhia attraverso i corridoi umanitari concordati con i russi; ieri – ha aggiunto la vicepremier – è riuscito a superare i posti di blocco dell’esercito russo, dopo esser rimasto bloccato per ore, anche un convoglio di autobus con altre 350 persone provenienti dalle stesse martoriate zone. La vicepremier ha ripetuto che sono in corso colloqui con la Russia per consentire ai pullman della Croce Rossa. La Russia ha preannunciato per oggi un nuovo corridoio umanitario, organizzato su richiesta di Ankara, ma di solito quelli organizzati dai russi sono corridoi che portano solo ai territori russi.

Nel nord dell’Ucraina inizia il conteggio delle vittime

Mentre nel sud del paese i combattimenti continuano, più a nord l’esercito ucraino ha ottenuto la quasi completa liberazioni dell’Oblast’ di Kiev. I russi in ritirata però hanno lasciato una drammatica scia di sangue. Sono 410 i cadaveri rinvenuti nelle cittadine attorno a Kiev che sono oggetto di un’indagine su possibili crimini di guerra compiuti dalle forze russe. Lo ha riferito la procuratrice generale dell’Ucraina, Iryna Venedyktova, in un comunicato. “Quattrocentodieci corpi di civili uccisi sono stati raccolti nel territorio della regione di Kiev” e “140 sono già stati esaminati dai procuratori e da altri specialisti”, si afferma nella nota. Il sindaco di Bucha, la cittadina liberata che si trova a 37 chilometri a nord ovest di Kiev, ha riferito che 300 residenti sono stati uccisi dalle forze russe, mentre i combattenti ceceni avevano il controllo della zona. Al momento, le autorità ucraine hanno potuto fare ingresso solamente domenica a Bucha, Irpin e Hostomel, dopo il ritiro delle forze russe, dando inizio al triste conteggio delle vittime.