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La ginnastica artistica: dalle origini ad oggi

La ginnastica artistica, dalle remote origini fino ad oggi, ripercorriamo il percorso temporale dello sport che ha fatto sognare, in volo, milioni di ragazzi.

Eleganza, raffinatezza, precisione, queste le componenti essenziali per riuscire a portare a termine le brillanti performance in questo tipo di sport.

Esercizi ed esibizioni: come funziona la ginnastica artistica

Esistono quattro diversi tipi di specialità, sia per ginnasti che per ginnaste: ad ogni specialità corrisponde un particolare attrezzo o una modalità di sfruttamento del fisico.

Gli uomini potranno dedicarsi al corpo libero, al volteggio, alle parallele simmetriche, agli anelli, al cavallo e alla sbarra. Le ragazze invece potranno praticare corpo libero, volteggio, parallele asimmetriche e trave.

Ogni esercizio con attrezzo presenta particolari difficoltà, ad esempio, se l’atleta dovrà utilizzare il cavallo, questi non dovrà neppure sfiorarlo con le mani.

Gli allenamenti sono duri ed intensi, in modo da poter sviluppare la forza, l’agilità e il dinamismo necessari per essere pronti ad eseguire esibizioni impeccabili.

La storia di questo sport

Questo sport ha le sue radici in epoche piuttosto lontane e le prime tracce di quest’attività sono da riscontrare nelle culture cinese, micenea ed egizia.

Nell’antica Grecia, furono i Dori ad appropriarsi di questo tipo d’arte. Un’arte che ancora non trovava corrispondenza nell’idea che abbiamo oggi di questa disciplina, ma era piuttosto associata a quello che noi, attualmente chiamiamo pugilato.

I Romani disprezzavano, al contrario, questo sport, in quanto gli atleti mettevano troppo in mostra le loro nudità e questo denotava mancanza di pudore. Solo alla fine della prima fase medievale, la cultura del corpo fu riabilitata.

Nel diciannovesimo secolo, ritroviamo un’attività che metteva in risalto la corsa, i salti e la cura del fisico. Fu opera del tedesco Lahn che aprì, a Berlino, la prima palestra finalizzata all’acquisizione di tali competenze da parte degli appassionati. Lahn, inoltre, introdusse l’utilizzo degli attrezzi.

Al contempo, un altro atleta tedesco, Spiess diede vita a un tipo di ginnastica collettiva. Dalla fusione dei pensieri di Lahn e Spiess, nacque la moderna ginnastica artistica.

In Italia, la disciplina arriva agli inizi dell’800. Girolamo Bagatta apre una scuola che sarà poi frequentata dai componenti delle migliori famiglie venete è lombarde. Nella regione piemontese, imperversò il successo di questo nuovo sport. Dal 1830 al 1860, diverse confederazioni sportive trovarono terreno fertile in Italia.