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La Campania diventa zona rossa: Napoli gremita

Da oggi a mezzanotte ufficialmente la Campania diventa  zona rossa. 

Ogni spostamento sarà vietato anche nel proprio comune salvo che per motivi di lavoro, necessità o salute. Vietati gli spostamenti tra un regione e l’altra e anche tra un comune all’altro.

Anche bar e negozi saranno chiusi sette giorni su sette fatta eccezione di supermercati, beni alimentari e necessità. L’asporto sarà consentito fino alle 22, mentre per la consegna a domicilio nessuna restrizione.

Alcune concessioni riguardano parrucchieri, lavanderie, farmacie, edicole e tabaccherie che resteranno aperti.

La didattica resterà a distanza a Napoli fino al giorno 23 novembre.

Si avvicina il periodo di Natale e il centro, di solito, comincia ad essere gremito per il fermento prefestivo. Non accadrà quest’anno, purtroppo, a causa delle nuove restrizioni.

L’annuncio di questo nuovo lockdown ha generato una reazione inaspettata.

La Campania sembra animata da un fermento diverso quest’anno: il centro di Napoli è gremito. Molte persone, allarmate per il cambio di zona, si stanno recando a salutare amici e congiunti prima del lockdown.

Le ultime urgenti commissioni, lontane dal proprio comune, hanno fatto in modo che le vie della città fossero invase dai cittadini ansiosi.

Piazza del Gesù, Piazza San Domenico Maggiore e il Vomero sono i luoghi più affollati, in questa giornata.

In barba alle restrizioni, tavolini di bar e locali sono pieni. I cittadini sono alle prese con gli acquisti e soprattutto con gli ultimi saluti.

Una situazione paradossale, considerata la situazione delicata suggerita anche dall’utilizzo delle prossime misure tanto restrittive. La Campania diventa zona rossa ma i cittadini reagiscono in modo inaspettato.

Un segno, sicuramente, del fatto che nonostante il virus, si continui a ricercare un barlume di quotidianità. I cittadini si riversano per le strade della Campania e si preparano ad affrontare questo momento con uno spirito diverso.

Di accettazione, da un lato, di voglia di reagire, dall’altro. L’ultimo caffè prima di un periodo di restrizioni che durerà almeno due settimane.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.