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I Grunen, la prossima classe politica leader della Germania?

In Germania, fervono i preparativi per le prossime elezioni federali, che si terranno nel mese di settembre. Fra i partiti politici che ambiscono ad eleggere cancelliere della nazione uno dei loro membri, ritroviamo i Grunen.

L’attuale classe dirigente, Cdu o Csu, scomparsa la figura della Merkel, è precipitata in uno stato confusionale. All’interno del suo raggruppamento, avvengono scontri e dispute.

Il Cdu sta perdendo consensi e i Verdi, dopo una prima fase all’insegna del caos, sembrano aver trovato un proprio equilibrio, riconquistando i favori dell’opinione pubblica.

Chi sono i Verdi o Grunen?

I Verdi, chiamati in tedesco Grunen, schieramento di ambientalisti fondato all’incirca quarantun anni fa, si era presentato, inizialmente, alla sua nazione, come un partito sregolato, sovversivo. L’associazione rifiutava qualsiasi forma di autorità.

Poi, la completa metamorfosi, da gruppo di ribelli a movimento la cui condotta diviene impeccabile. Non una fuga di notizie, non un passo falso durante la campagna elettorale di un’unione che ha dato grande prova di autocontrollo e strategia.

I candidati proposti sono Barbeock e Habeck, capaci di aver portato a termine un progetto di riappacificazione fra i vari componenti.

Artefici di un importante piano elettorale che avanza idee di sinistra e soluzioni che consentono l’incremento di una maggiore sicurezza nei trasporti e nelle scuole, come il miglioramento delle linee ferroviarie. Cambiamento che dovrebbe portare alla rinuncia di tragitti in aereo.

Altro punto è l’introduzione di nuovi asili nido, progettati in modo da poter gestire meglio i tempi fra scuola e famiglia.

Ulteriori innovazioni riguardano, ovviamente, propositi ambientalisti come l’aumento del costo delle emissioni del Co2 entro il 2023 o la riduzione del 70% dei gas serra entro il 2030.

Omid Nouripour per la politica estera, Katharina Dröge per la politica economica, Lisa Paus per le Finanze, Ingrid Nestle per l’Energia. Questi nomi e cognomi che andranno a costituire, molto probabilmente, la formula del nuovo governo.

Attendiamo con ansia il responso delle elezioni autunnali.