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Henrik Ibsen: il “dramma naturalista” in una delle sue opere principali

Henrik Ibsen nacque in Norvegia nel 1828. Il pensiero dell’autore si “riassume” in due concezioni fondamentali; da un parte Ibsen credeva che l’individuo dovesse liberare totalmente la sua vocazione ad un certo tipo di esistenza, realizzare titanicamente le proprie pulsioni spirituali imponendole alla realtà. Dall’altra, Ibsen non può che registrare l’infinito resistenza che il reale offre all’agire libero dell’individuo, oltre che il peso e la coercizione dell’ereditarietà biologica e storica che l’individuo riscontra dentro di sé. L’io umano è pieno di tensioni positive ma non le sa sostenere fino all’ultimo e per questo si generano conflitti e sofferenze. 

Henrik Ibsen è sicuramente un grande drammaturgo norvegese che ha contribuito a riscrivere i confini del cosiddetto “salotto borghese”, mostrando che la sua superficie apparentemente intatta era in realtà solcata da crepe profondissime e da ferite.

Casa di bambola è una delle opere più rappresentative di Ibsen, considerata scandalosa per il suo reale o presunto femminismo. Il testo infatti, sin dall’inizio, suscitó un violento dibattito, poiché la protagonista incarna una donna immorale ed eversiva. Nora, il personaggio principale, è “colpevole” di aver lasciato la famiglia, perché innamorata di un altro uomo, ma non solo, lei non vuole essere più considerata una bambola, desidera ardentemente realizzare se stessa come individuo e non come una bambola. 

Se Nora avesse avesse abbandonato il marito per amore di un altro uomo, avrebbe suscitato meno scandalo, a causa della sua natura irrazionale, dettata da una “follia d’amore”.

Ibsen fa di Nora una delle prime raffigurazioni letterarie della donna moderna: una “pre-femminista” capace di ribellarsi alle convenzioni e alla sottomissione sociale a cui è costretta la donna. La sua autonomia e la sua autodeterminazione vanno in contrasto con la morale della società. Per questo Ibsen ha un ruolo fondamentale nella generale presa di coscienza di quella questione femminile di cui tanto si dibatteva nella società del tempo.