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Green pass rafforzato, quarantena, mascherine e rientro a scuola: le nuove regole

In un periodo in cui la corsa di Omicron procede ininterrottamente, urgono nuove e stringenti contromisure. Il governo dispone il lockdown per i non vaccinati a partire dal 10 gennaio. Da quella data in poi tutte le attività sociali e ricreative potranno essere svolte solo da chi è in possesso del green pass rafforzato, ovvero da vaccinati e guariti. Tale regola sarà applicata sia nelle attività al chiuso che in quelle all’aperto.

Al momento è escluso l’obbligo di green pass per tutti i lavoratori, che sarà valutato in un Consiglio dei ministri fissato per il 5 gennaio. Anche le regole della quarantena subiscono importanti cambiamenti, infatti non dovrà più essere osservata da chi è vaccinato con due dosi, da meno di 4 mesi o con tre dosi.

Rimane la quarantena per chi non si è sottoposto al vaccino. Questa scelta risponde alle richieste delle regioni che temevano il blocco dei servizi essenziali. Le norme accettate in data odierna entrano in vigore insieme ad altre regole disposte la scorsa settimana, proprio in risposta all’impennata dei contagi. Le nuove disposizioni prevedono un tentativo di far tornare nelle aule gli studenti il 10 gennaio.

Alcuni governatori avevano proposto di estendere le vacanze natalizie di almeno due settimane nel tentativo di limitare i contagi; nonostante ciò il governo ha deciso di tenere le scuole aperte, affidando al generale Figliuolo il compito di attuare una serie di contromisure, tra le quali lo screening degli studenti e la consegna delle mascherine FfP2 per quelle situazioni considerate a rischio. Questa tipologia di mascherine filtranti è diventata obbligatoria sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza e sui mezzi del trasporto pubblico.

Niente quarantena con 2 dosi entro i 4 mesi

Di seguito le nuove regole della quarantena per chi ha avuto un contatto stretto con un positivo: non deve sottoporsi alla quarantena chi ha completato il ciclo vaccinale primario o la dose di richiamo o è guarito da 120 giorni. Fino al decimo giorno successivo all’ultimo contatto queste persone sono tenute ad indossare i dispositivi di protezione come le mascherine Ffp2 e, se sintomatici, ad effettuare un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno dopo l’ultima esposizione al caso. La fine della quarantena (o dell’auto-sorveglianza) avviene dopo l’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare. In questo caso la comunicazione all’Asl del referto con risultato negativo causa la fine della quarantena.

Per i vaccinati da più di quattro mesi, la quarantena scende da 7 a 5 giorni; questi ultimi sono tenuti a presentare un tampone negativo al termine del periodo di quarantena.

Per chi non è vaccinato è previsto un isolamento di 10 giorni

Restano uguali le modalità della quarantena per i non vaccinati; le persone non vaccinate che sono entrate in contatto con un positivo sono tenute a rimanere in quarantena per 10 giorni. Restano uguali anche le regole della quarantena per i positivi: le persone asintomatiche, risultate positive, possono riprendere le loro attività dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni a partire dal risultato del tampone positivo. Dopo questo periodo dovranno sottoporsi ad un test molecolare con esito negativo.

Le persone sintomatiche, che hanno riscontrato la positività al Covid-19, possono rientrare in comunità dopo un isolamento di almeno 10 giorni accompagnato da un test molecolare negativo, effettuato dopo almeno 3 giorni senza sintomi.

I contatti stretti: conviventi e non solo

I contatti stretti delle persone positive al Covid-19 sono i conviventi delle stesse, ma non solo. Ricade in questa categoria chi ha avuto un contatto fisico diretto (come una stretta di mano); chi è stato a contatto diretto non protetto con le sue secrezioni (come fazzoletti di carta usati); chi è stato a contatto diretto (faccia a faccia) per un periodo superiore ai 15 minuti a meno di 2 metri di distanza senza protezione in un ambiente chiuso; ad esempio: il passeggero in treno o in aereo seduto a meno di 2 posti di distanza; i compagni di viaggio e il personale dove la persona positiva era seduta; il personale sanitario senza gli opportuni dispositivi di protezione.

Dai ristoranti agli hotel, i luoghi in cui è necessario il super green pass

Il green pass rafforzato è obbligatorio dal 10 gennaio e fino alla fine dello stato di emergenza (prevista il 31 marzo) per tutti i mezzi di trasporto: compresi aerei, treni, navi, autobus, metropolitane e treni regionali. Lo stesso discorso sarà applicato anche negli alberghi e in tutte le strutture ricettive. Per le feste dopo le cerimonie civili e religiose (come i matrimoni), per sagre, fiere e congressi. Solo vaccinati e guariti hanno la possibilità di sedersi al ristorante, anche all’aperto, e di frequentare piscine e centri benessere, anche all’aperto. La limitazione interessa anche gli sport di squadra e i centri culturali, sociali e ricreativi.

Green pass rafforzato anche per i mezzi di trasporto

Il governo ha deciso di estendere l’ obbligo del green pass rafforzato a tutti i mezzi di trasporto, sia a lunga percorrenza, sia per il trasporto pubblico urbano, che fino a questo momento era rimasto escluso. Per utilizzare questi mezzi è già obbligatorio indossare la mascherina Ffp2. I nuovi obblighi, che entreranno in vigore dal 10 gennaio, includono: treni dell’alta velocità; treni a lunga percorrenza; treni regionali; aerei; navi; autobus; tram; metropolitane. Quindi, sarà impossibile viaggiare con i mezzi pubblici nelle città senza il green pass rafforzato. Per quanto riguarda i taxi, sia per il conducente che il passeggero sono tenuti a indossare la mascherina, ed è vietato sedere al lato del guidatore.

Obbligo vaccinale per operatori sanitari ed insegnanti

È già previsto l’obbligo vaccinale per personale sanitario, personale scolastico, forze dell’ordine, lavoratori dei servizi esterni delle Rsa. Mentre è previsto l’obbligo di green pass base per tutti gli altri lavoratori. Chi non presenta il green pass base per cinque giorni viene sospeso dalle funzioni e dallo stipendio ma non riceve sanzioni disciplinari. Sono previsti controlli da parte delle forze dell’ordine. Il lavoratore sprovvisto del green pass nei locali di lavoro rischia una sanzione amministrativa dai 600 ai 1.500. Mentre chi è preposto ai controlli nelle aziende e non li effettua rischia di ricevere una sanzione che va da 400 a 1.000 euro.

Ulteriori disposizioni

È già presente l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto ed anche in zona bianca. Attualmente è in vigore anche l’obbligo di portare le mascherine di tipo Ffp2 nel caso di spettacoli che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale, cinema, e locali con musica dal vivo. Inoltre secondo le nuove disposizioni la capienza degli impianti sportivi all’aperto è pari al 50%, mentre al chiuso è pari al 35% di quella massima consentita.

Fino alla fine di gennaio niente feste e discoteche

Fino al 31 gennaio 2022: sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto.

Le norme per rientrare dall’estero

Un test molecolare per rientrare dall’estero. L’ordinanza in vigore dallo scorso 16 dicembre fino al 31 gennaio prevede che le persone che hanno soggiornato nei 14 giorni antecedenti in uno o più Stati dell’Unione europea possano rientrare in Italia a patto di esibire al momento dell’imbarco il Passenger locator form; presentare il green pass europeo; presentare l’esito negativo di un test molecolare, effettuato nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, o di un test antigenico nelle 24 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale. Chi non è vaccinato, oltre a presentare l’esito di un tampone negativo, deve osservare cinque giorni di isolamento fiduciario con l’obbligo di effettuare un test a fine quarantena.

Il Green pass rafforzato durerà 6 mesi

Il green pass rafforzato sarà valido per sei mesi. Il governo ha stabilito che dal 1° febbraio il green pass rafforzato, abbia validità semestrale dall’ultima somministrazione di vaccino. La scelta di posticipare la norma al 1° febbraio è stata fatta proprio per permettere ai cittadini di prenotare il booster o il richiamo evitando la sospensione della certificazione.