In questo 10 agosto celebriamo il leone, il re degli animali. Simbolo di fierezza e forza, il suo ruggito può essere udito fino a 8 chilometri di distanza. Questa giornata mondiale del leone è stata istituita nel 2013 da Big Cat Rescue, il più grande santuario accreditato al mondo dedicato ai grandi felini. Anche il WWF, la più grande organizzazione mondiale che si occupa di specie a rischio, vuole celebrare questo meraviglioso animale e la sua specie, in terribile declino.
Negli ultimi dieci anni la popolazione dei leoni africani è crollata, passando da 100 000 esemplari ad appena 16 500-30 000. Si tratta della perdita di più della metà degli esemplari. La diminuizione dei leoni in Africa interessa soprattutto i paesi delle zone centrali. Solo in Kenya ad esempio, nel giro di pochi anni, la popolazione è passata da 750 esemplari a 450. Il dato è preoccupante se si tiene conto che la maggior parte dei leoni vive in parchi e riserve.
Gran parte di questo fenomeno si deve anche alla distruzione dell’habitat originario di questi animali. La stima è di una perdita di circa l’8% in pochissimi anni. Questo fenomeno, causato dalle attività dell’uomo, ha colpito ovviamente anche le prede dei leoni: trovare bufali, zebre e gazzelle è sempre più difficile.
Il leone in questo modo trova non pochi problemi per nutrirsi. Un altro grosso problema è quello delle malattie. Il cimurro, ad esempio, ha ucciso quasi un terzo dei leoni del Serengeti, una zona compresa tra la Tanzania e il Kenya. Anche la tubercolosi, talvolta trasmessa da altre specie animali, ha messo parecchio in ginocchio i leoni africani.
Per la giornata mondiale del leone non possiamo non parlare inoltre della più grossa minaccia per il nostro animale ovvero il traffico illegale di ossa. L’animale è sempre più vittima dei bracconieri che trafficano ossa e altre parti dell’animale in grande quantità vendendo tutto sul mercato asiatico. L’uomo è stato ed è ancora di certo uno dei più grandi nemici dell’animale.
L’impegno del WWF e di altre associazioni che proteggono gli animali a rischio estinzione è proprio quello di cercare di eliminare questi fattori che portano alla sparizione di queste specie.
Fondamentale il lavoro sul campo ma anche la ricerca di biologi e ricercatori che, grazie all’uso della tecnologia, stanno studiando nuovi sistemi di tracciamento poco invasivi che possano proteggere questi esemplari.