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Djokovic, capitolo finale: entra nel tabellone ma rischia comunque l’espulsione

Siamo quasi alla fine della lunga vicenda controversa di cui Novak Djokovic è stato protagonista. Il noto campione di tennis, ormai pubblicamente vicino a posizioni Novax, è stato bloccato alla frontiera australiana per problemi con il visto.

Le dichiarazioni, da parte della stampa e delle famiglia di Djokovic, si sono susseguite senza sosta e con esse decine di aggiornamenti sulla vicenda. A questo punto, la controversia dovrebbe essere al suo capitolo finale.

False dichiarazioni alla frontiera e un’intervista da positivo

Il più recente aggiornamento riguarda l’ammissione, da parte di Djokovic, per un errore dello staff, dichiarato il falso riguardo gli sposamenti in altre nazioni nel certificato di viaggio. Il campione, contrariamente a quanto dichiarato, avrebbe viaggiato in Spagna senza riportarlo, come richiesto dalla frontiera, nella documentazione.

Questo mea culpa, in un lungo post su Instagram, potrebbe avere delle conseguenze giudiziarie. Novak Djokovic rischia da una multa a 5 anni di carcere se fosse dimostrata la malafede. Potrebbe essere bandito per 3 anni dall’Australia.

Inoltre, sempre nello stesso post, Djokovic ha ammesso di aver rilasciato un’intervista consapevole della sua positività al Coronavirus. Si giustifica dicendo di averlo fatto per senso del dovere nei confronti della testata L’Equipe. Ragionevoli dubbi, però, sono stati sollevati dal quotidiano Der Spiegel riguardo l’autenticità dei temponi di dicembre del tennista.

L’epilogo della vicenda Djokovic: il suo nome è nel tabellone ma rischia ancora

Oggi, siamo quasi all‘epilogo della vicenda. Questa mattina sono stati sorteggiati i nomi per il tabellone degli Australian Open ed il nome di Djokovic è stato inserito in attesa del verdetto riguardo il visto. Il Ministro dell’Immigrazione Alex Hawke e il Presidente Morrison, però, non sono ancora pronti a dare il via libera al campione. Il suo nome, infatti, è stato inserito per il sorteggio con un’ora di ritardo. Se dovesse ottenere il visto, agli Australian Open affronterebbe al primo turno il suo connazionale Miomir Kecmanovic.

Il governo, verosimilmente, si esprimerà riguardo l’annullamento del visto questo venerdì. Il team di avvocati del campione serbo è già pronto a fare appello.

Anna Borriello
Anna Borriello
Scrivo per confrontarmi col mondo senza ipocrisie e per riflettere sul rapporto irriducibile che ci lega ad esso.