“L’infame prigionia di Assange, le menzogne per trascinarci in guerra, la storia di Wikileaks e poi l’Afghanistan, l’Iraq, la Libia, l’Ucraina, la carneficina di Gaza e le ragioni economiche e geopolitiche dietro osceni massacri. Altro che lotta al terrorismo. Ho scritto un monologo teatrale su tutto questo. Si chiama ‘Assange: colpirne uno per educarne cento’” questo ciò che ha scritto sul suo profilo Facebook l’ex parlamentare 5 Stelle, Alessandro Di Battista. La prima data è il 10 gennaio al Teatro Duse di Bologna alle 21. Stesso orario per le altre date: 27 gennaio al Teatro Michelangelo di Modena, 31 gennaio al Teatro Puccini di Firenze e infine il 23 febbraio al Teatro Alessandrino di Alessandria.
Assange è uno spettacolo di denuncia che vede la collaborazione di Niccolò Monti, di Luca Sommi per la scrittura e di Samuele Orini per la regia. Vengono ripercorse le vicende del giornalista e fondatore di WikiLeaks Julian Assange che si trova in carcere da 12 anni per aver diffuso documenti segreti che testimoniano dei crimini di guerra da parte di diverse nazioni del mondo, soprattutto gli Stati Uniti. In seguito alle denunce, Assange è stato accolto in quanto rifugiato politico dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove ha trascorso anni fino al suo arresto: attualmente il fondatore di WikiLeaks è detenuto nel carcere inglese di massima sicurezza di Belmarsh. Oggi rischia l’estradizione e la galera a vita. Nel suo spettacolo, Di Battista, politico e giornalista, non racconta solo la storia di Julian Assange e di ciò che l’ha portato in carcere, ma “una storia che riguarda la libertà di stampa in Occidente e, quindi, la nostra stessa libertà“. La storia di Assange è una storia di libertà negata perché come afferma Di Battista nel suo spettacolo “se non puoi negare i fatti, puoi sempre provare a distruggere chi pubblica quei fatti”.