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Maria Giuseppa Guacci Nobile: la poetessa napoletana

Maria Giuseppa Guacci Nobile, considerata una nobile figura femminile del panorama partenopeo nacque a Napoli il 20 giugno 1807 ed è stata una poetessa italiana. La sua produzione è stilisticamente accostabile al romanticismo e le sue opere possono essere suddivise in:

-componimenti poetici;

-scritti storic;

-scritti sull’educazione.

Maria Giuseppa Guacci Nobile, figlia primogenita del tipografo, Giovanni Guacci e di Saveria Tagliaferri. Trascorse la sua infanzia e la sua adolescenza nella modesta casa, situata in una traversa di via Toledo (Napoli). Il padre, uomo di vecchio stampo riteneva superflua l’educazione per le figlie femmine e la bambina si formò da autodidatta attraverso la musica nel breve tempo libero dalle faccende domestiche. Destinata a diventare una massaia ed a sposare un buon partitoA tredici anni cominciò a prendere lezioni private dal poeta, Domenico Piccinni. Alla morte del padre, Maria Giuseppa iniziò a frequentare la scuola di Basilio Puoti e conquistò in poco tempo una discreta fama.

Fu legata da un amore segreto ad Antonio Ranieri, conosciuto alla scuola di Puoti. Nel 1835 sposò però Antonio Nobile, astronomo all’Osservatorio di Capodimonte e docente di geometria presso il Collegio Medico Cerusico. La novella sposa poté quindi dedicarsi maggiormente alla letteratura e riprese lo studio del latino che aveva messo da parte.

Quando morì Giacomo Leopardi, la poetessa scrisse dei versi in sua memoria. In piena epidemia di colera ebbe il suo primogenito,  Arminio e successivamente Emilia. Divenuta madre decise di dedicarsi alla stedura di una nuova opera: l’Alfabeto, manuale sull’educazione dei bambini. Da questo interesse per l’infanzia ebbe origine anche la Società degli asili infantili, per la fondazione di strutture pubbliche destinate all’infanzia dei bambini meno fortunati.

In occasione delle cinque giornate di Milano, la poetessa riunì un gruppo di donne con l’obiettivo di sottoscrivere i nominativi di coloro che da Napoli decisero di partire per dare aiuto ai lombardi. Dopo il 15 maggio, data che segnò la fine di tutte le speranze di rinnovamento del Mezzogiorno d’Italia, la Gucci perse la voce a causa di una tracheite, che la condusse alla morte nel novembredel 1848.

Rimaste incompiute varie poesie e opere trattanti svariati argomenti.

Emanuela Iovine
Emanuela Iovinehttps://www.21secolo.news
Ambiziosa, testarda e determinata. Napoletana ma residente a Gallarate. Ho conseguito la Laurea Magistrale in Filologia Moderna presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II", presentando una tesi dal titolo: "Tendenze Linguistiche del Giornalismo dalla carta al web". Iscritta dal Novembre 2016 all'Ordine dei Giornalisti Pubblicisti della Campania. Diplomata nel Giugno 2013 in danza classica e moderna e attualmente docente di lettere.