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Le truppe Sanfediste riconsegnano Napoli ai Borboni

Le truppe Sanfediste, create da membri dell’alta sfera ecclesiastica ed appoggiate dai Borboni,  riconquistano la città di Napoli ponendo fine (temporaneamente) alla Repubblica Napoleonica.

Le truppe Sanfediste riconsegnano Napoli ai Borboni

Dopo la conquista da parte delle truppe rivoluzionarie francesi del 1798 il Re Ferdinando IV fugge in Sicilia. Il dominio dei Borboni su Napoli si interrompe bruscamente, sotto la spinta delle truppe transalpine. E’ una parte della storia, quella fino al 1815, fatta per lo più di battaglie senza fine in Europa. Il ‘700, ed i primi anni del ‘800, viene definito dagli storici come il secolo delle rivoluzioni. La Russia non fa ancora totalmente parte dei giochi, anche se ha cominciato per volontà di Caterina II ad insinuarsi politicamente e militarmente nel mediterraneo. La grande potenza euroasiatica si tiene ancora parzialmente distante dall’Europa in tumulto per la crescente potenza della Prussia, l’affermarsi dell’Austria e, più in generale, un indebolimento della potenza inglese e francese.

La Francia con la rivoluzione entra in un nuovo sistema sociale e di potere che la traghetta nelle mani di Napoleone Bonaparte. Il generale, poi dittatore, si fa pioniere dell’esportare la rivoluzione con le armi. Oggetto del desiderio è l’Italia ed in particolare il Mezzogiorno che garantiva una posizione strategica sul Mar Mediterraneo. La guerra condotta dalle truppe napoleonica ha successo grazie alla grande produzione industriale che si concentra sugli aspetti militari (in particolare produzione di cannoni da campo che risulteranno essere l’arma più micidiale del secolo). Nel 1798 le truppe napoleoniche vincolo la battaglia di Civita Castellana ed entrano a Napoli senza quasi incontrare resistenza. Ferdinando IV fugge ed i Borboni, con lui, lasciano Napoli.

L’occupazione durerà comunque pochi mesi perché inizierà una forte azione di guerriglia cui contribuirono le truppe Sanfediste. Quella stessa diverrà col passare del tempo un’armata vera e propria che il 13 giugno 1799 con la battaglia sul Ponte della Maddalena riconquisterà la città ricacciando a Forte Vigliena che cadrà poco dopo. Le truppe Sanfediste attuarono una dura e sanguinosa repressione nei confronti di coloro che avevano fatto parte della Repubblica Napoleonica. Ferdinando IV tornò a Napoli.

Una vittoria temporanea: il ritorno di Napoleone

Probabilmente Napoleone aveva compreso con questa lezione che esportare la rivoluzione in armi non era il metodo migliore. Sostituire un regime con un altro non poteva essere imposto dall’esterno (una storia che capì lui ma non molti altri dopo di lui). Così nel 1806, dopo aver riconquistato Napoli e ricacciato Ferdinando IV,  il Regno divenne uno stato clientelare. Rinunciò a far governare il Regno di Napoli da un direttorio repubblicano e pose sul trono Giuseppe della dinastia Borbonica. La legittimazione del sovrano al potere impedì ribellioni significative e si garantì l’appoggio ecclesiastico. Soltanto nel 1808, quando Giuseppe venne scelto da Napoleone come Re di Spagna, affidò Napoli a Gioacchino Murat, il marito di sua sorella e maresciallo di Francia, a cui conferì il titolo di Re delle Due Sicilie.

Nel 1815, con il congresso di Vienna, venne restaurata la monarchia Borbonica nel Regno delle Due Sicilie affidata, nuovamente, a Ferdinando IV.

La foto in copertina è una produzione Alamy Photo.

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