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30 giugno 1972, la prima applicazione del minuto di 61 secondi per regolare l’orario

Si, accadde oggi, il 30 giugno 1972, prima applicazione del minuto di 61 secondi.

Si adottò un secondo in più per regolare l’orario!

Potremmo definirlo il minuto più lungo dell’anno in effetti, ma è per una questione regolamentare dell’ orario solare.

Il secondo intercalare (in inglese leap second) è un “aggiustamento” temporale applicato agli orologi atomici mondiali, necessario per uniformare l’ora artificiale del tempo coordinato universale (UTC) alla rotazione terrestre.

L’ente responsabile della regolazione è l’International Earth Rotation and Reference Systems Service (IERS).

Il secondo intercalare viene applicato quando la differenza (detta DUT1) fra il tempo solare (UT1) e UTC (il tempo degli orologi di riferimento) si avvicina in valore assoluto agli 0,6 secondi, in modo da garantire che la DUT1 rimanga compresa nell’intervallo tra -0,9 e +0,9 secondi.

Poiché la frequenza di rotazione della Terra non è predicibile sul lungo , non esiste una regola fissa per determinare quando sarà necessario introdurre il prossimo secondo intercalare ma statisticamente questi aggiustamenti si sono resi necessari circa ogni 18 mesi.

L’aggiustamento temporale è dovuto alla precisione degli orologi atomici mondiali che scandiscono il tempo e che non si combina perfettamente con l’irregolare ritmo della rotazione della terra.

Il primo aggiustamento temporale, che viene denominato «secondo intercalare» e che viene deciso dall’International Earth Rotation and Refernce Systems Service (Iers), è stato introdotto il 31 dicembre 1971 mentre l’ultimo aggiustamento, prima di quello che avverrà alla fine del mese di giugno, è arrivato il 30 giugno 2012. Il periodo più lungo senza aggiustamenti è stato quello tra il 31 dicembre 1999 e il 31 dicembre 2005. Dal 1972 ad oggi ben 26 secondi sono stati aggiunti.

Martedì arriva il minuto più lungo dell’anno. Il 30 giugno, infatti, l’ultimo minuto della giornata, quello tra le 23,59 e mezzanotte, durerà 61 secondi. Questo secondo «aggiuntivo» è necessario per sincronizzare il tempo solare con quello atomico.