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17 aprile 1848: abbattuto il muro del ghetto ebraico di Roma

Il 17 aprile del 1848 viene ricordato per un motivo molto importante. In tale giorno fu abbattuto il muro del ghetto ebraico di Roma, su ordine di Papa Pio IX. Nel 1849, con la proclamazione della Repubblica Romana, la segregazione venne abolita e gli ebrei furono emancipati. Con la caduta della Repubblica, il Pontefice obbligò gli ebrei a tornare nel quartiere, ormai privo di porte e mura.

Storia del ghetto ebraico di Roma

Il ghetto romano, noto anche col nome di “serraglio degli ebrei”, fu istituito nel 1555, quando con l’emanazione di una bolla papale, gli ebrei romani furono costretti a risiedervi. Mentre nell’antichità classica gli ebrei abitavano nella zona dell’Aventino, durante il ‘500 si spostarono al rione Sant’Angelo. Gli ebrei erano tenuti a esibire un distintivo riconoscibile. Questi ultimi non potevano essere proprietari delle case che abitavano; inoltre, il ghetto era chiuso da porte con accessi limitati.

Tra il ‘700 e l’800 il ghetto fu dismesso varie volte, ma per periodi molto brevi, seguiti da nuove segregazioni. Ciò accadde fino al 1870, anno in cui si aprì la breccia di Porta Pia, segnando la fine del potere papale.

Roma fu annessa al Regno d’Italia, questo comportò la chiusura definitiva del ghetto ebraico. Nel 1888 buona parte del quartiere fu ricostruita e molti ebrei decisero di restare anche se non avevano più l’obbligo di residenza.

Il ghetto oggi: luogo storico e centro culturale della capitale

Ad oggi il ghetto degli ebrei è uno dei quartieri più affascinanti e vivi, anche dal punto di vista culturale, della capitale. Tra le strade più importanti, perfette per delle passeggiate, abbiamo via della Reginella, via di Sant’Ambrogio e via del Tempio. La zona ospita delle chiese molto caratteristiche: la Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria, edificata all’interno dell’antico mercato del pesce, sui resti del Portico d’Ottavia. La Chiesa di San Gregorio in Divina Pietà, la Chiesa di Santa Maria in Campitelli.

II ghetto a Roma è noto anche per la bellissima sinagoga che ospita: il Tempio Maggiore, una costruzione che risale ai primi del ‘900. Lo stile architettonico è davvero particolare. La struttura fu eretta con lo scopo di allontanarsi dai canoni del cattolicesimo, il risultato è un edificio con caratteristiche peculiari e richiami assiro-babilonesi. Nel Tempio Maggiore troviamo il Museo Ebraico di Roma. Quest’ultimo presenta reperti storici di grande rilievo.

Una data importante, la cui storia resta legata indissolubilmente a quella del popolo ebraico.