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Settore calzaturiero: perdita dell’export a Napoli

Le prime case di moda nascono in Campania producendo abiti di lusso e non solo. La Regione Campania potrebbe reclamare lo stato di emergenza secondo le ultime produttività. Il settore più colpito è quello calzaturiero. È avvenuta a dicembre la prima fase in cui i vertici del distretto tra Napoli e Caserta, hanno incontrato il presidente della commissione regionale Lavoro e attività produttive, Nicola Marrazzo, e l’assessore regionale Antonio Marchiello. La prima fase deve passare attraverso l’amministrazione regionale.

Secondo le dichiarazioni fatte da Pasquale Della Pia, (vicepresidente di Asso-calzaturifici e membro della Camera regionale della moda) ci spiega che l’amministrazione regionale è disponibile a sostenere le richieste. Infatti, dichiara che il 2019 è stato un anno difficile, e forse il peggiore dopo il 2009. Infatti, le sanzioni sono denominate dalla conferma delle percentuali negative, il quale i dati sono stimati da Confindustria. Meno il 21,8% è la cifra in cui l’export è diminuito a doppia cifra, calando dai 201 milioni nel 208 ai 157 nel 2019.

A risentirne è soprattutto la città di Napoli. Secondo i dati dell’export, Napoli perde da 132 milioni a 96 milioni. La crisi dovuta alla perdita dell’export, va in contrapposizione della maggioranza delle imprese che sono legate alla produzione di scarpe tradizionali. Anche i terzisti del settore terziario incontrano difficoltà nelle imprese di produzione di grandi firme che lavorano nell’area di Napoli.

Ancora più difficile le aziende private che lavorano con un proprio marchio: una situazione complessa la quale potrebbe vedersi l’opportunità di elaborare a nuovi progetti di riconversione industriale, affinché il sistema di calzature possa avviare risorse e interventi strutturati, investendo anche nella comunicazione poiché il valore del prodotto vale poco.

Valentina Maisto
Valentina Maisto
Appassionata di scrittura ha pubblicato vari racconti con diverse case editrici e da sempre sogna di diventare giornalista. Ma il suo sogno più grande è quello di poter pubblicare una sua antologia di racconti.