Mentre tra stato e regione Campania continua il braccio di ferro sulla decisione del Presidente De Luca di non tornare in presenza dopo le vacanze natalizie, si registra uno sciopero degli studenti delle scuole superiori, per cui non è stata predisposta la DaD protestano.
Non una protesta sterile, ma la necessità di capire come mai una tale disparità tra i vari gradi di istruzione e la richiesta di poter lavorare con serenità e in sicurezza.
Uno sciopero organizzato a distanza per chiedere la riattivazione della Dad. Il 94% degli studenti, stando ad un sondaggio effettuato dal coordinamento regionale delle consulte degli studenti infatti crede che la DaD sia necessaria per abbassare il tasso dei contagi.
È chiaro che l’andamento dei contagi non poteva che dividere la popolazione studentesca tra coloro che desiderano ritornare in sicurezza in classe e coloro che demonizzano la didattica a distanza considerandola non sono una sconfitta dal punto di vista del contenimento della pandemia ma anche e soprattutto un mezzo inefficace per dare ai ragazzi, un’adeguata formazione.
Pareri contrastanti quindi, che mettono a dura prova un sistema già in questo momento fortemente in crisi.
Oltre alla decisione dei sindaci quindi di chiudere le scuole di ogni grado, non solo medie, primarie e dell’infanzia, così come previsto dall’ordinanza della Regione Campania, molti istituti sono rimasti vuoti a causa di questo sciopero.
Poche e semplici le richieste dei ragazzi che hanno deciso di manifestare contro la decisione di mandare a scuola in presenza i ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, trovare un sistema per garantire sicurezza.
Necessaria, per loro, la didattica a distanza, almeno in questo momento di massima esposizione al Virus, trovare un sistema per potenziare i sistemi di trasporto, troppo spesso affollati e con poca possibilità di rispettare le norme di distanziamento, e un’adeguata fornitura di mascherine ffp2 per studenti e personale scolastico.