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Pocahontas: quando la vita non è un film d’animazione

Chi non ha mai sentito nominare Pocahontas? La bella nativa americana che si innamora del capitano John Smith pronta a tutto per salvargli la vita.

Si sa il genio Disney è quello di portare sul grande schermo storie fantastiche fi riscatto, uguaglianza, d’amore…. Insomma la favola.

Molto spesso però la storia è tutt’altra cosa e la vita è molto meno una favola di quanto si possa immaginare.

È questo il caso della nostra eroina: Pocahontas.

La vera storia di Pocahontas

La giovane protagonista della storia nasce nel 1595 circa dal capo della potente tribù Powhatan, con il nome di Mataoka Amonute, ma è la sua indole particolarmente esuberante a valerle il soprannome più celebre, che significa Piccola Svergognata o Piccola ragazza viziata, non certo un complimento.

La storia di Walt Disney la vuole follemente innamorata del capitano Smith, ventiseienne presidente della colonia inglese di Jamestown, condannato a morte dagli indigeni.

Anche se non vi è testimonianza di questo grande amore è certo che ella gli salvò ben due volte la vita. La prima frapponendosi tra lui e la mazza da guerra del padre e la seconda nel 1608,  avvertendolo di un agguato.

L’anno successivo, però, Smith è costretto a tornare in patria a causa di una brutta ferita d’arma da fuco; i coloni mentono agli indigeni di Powhatan, sostenendo che l’uomo sia morto nel corso del viaggio, ma anni dopo il destino riconduce il pioniere sulla stessa strada di Pocahontas, ormai sposata con un altro uomo.

Subito dopo la falsa tragedia, la giovane sposa il pellerossa Kocoum.

Nel 1613 la donna viene rapita dai coloni inglesi, i quali intendono scambiarla con altri uomini resi prigionieri dal capo di Powhatan; quest’ultimo, però, non cede subito all’offerta e la figlia, indignata dal menefreghismo dimostratole, decide di abbandonare definitivamente la tribù.

Nel corso della prigionia, la giovane scopre la religione cristiana, riceve il battesimo e prende il nome di Rebecca. In questo periodo sboccia l’amore con il primo uomo che riesce a coltivare il tabacco nel Nuovo Mondo: è Jhon Rolfe.

Londra e la fine di un’amicizia

Il matrimonio tra i due risulta molto forte.

John scrisse di lei al governatore dicendo di essere mosso non «dallo sfrenato desiderio carnale, ma dal bene della sua piantagione, dall’onore del suo Paese, dalla Gloria di Dio, dalla mia personale salvezza… chiamata Pocahontas».

Il matrimonio venne celebrato il 5 aprile 1614, consolida l’amicizia tra la Confederazione Powhatan e i coloni inglesi. Dopo la nascita del primogenito Thomas, la famiglia si sposta in Inghilterra per dimostrare il grado di civiltà degli indigeni al Vecchio Mondo.

Nel 1617 la bella nativa americana incontra di nuovo Smith, ma qui la storia cambia notevolmente dalla romanzata di Disney.

Non un incontro tra amanti come ci si aspetterebbe se si è visto il film Disney.

Anzi Rebecca è fredda e distaccata e paragona l’amico ad una figura paterna.

Smith ferito e deluso va via è l’ultima volta che si incontreranno.

Pochi mesi più tardi, la famiglia Rolfe salpa alla volta della Virginia, ma Pocahontas non riesce a concludere il viaggio. Non si conoscono esattamente i motivi della sua morte, probabilmente causata dalla sensibilità della donna ai fumi di Londra. Si sa solo che è il primo giorno della primavera del 1617.