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Plutone: 93 anni fa la scoperta

l 18 febbraio 1930 l’astronomo Clyde Tombaugh scopriva Plutone, quello che è stato considerato per decenni il ‘nono pianeta‘ del sistema solare, poi nel 2006 riclassificato come ‘pianeta nano’.

Tombaugh, nato nel 1906 in una famiglia di contadini dell’Illinois, sin dall’infanzia si appassionò all’astronomia al punto da costruire da solo dei telescopi amatoriali per osservare il sistema solare e i pianeti. Nel suo lavoro utilizzava una innovativa macchina in grado di confrontare delle lastre fotografiche per notare spostamenti rispetto allo sfondo delle stelle. Proprio grazie a questa macchina scoprì Plutone.

Il nome ufficiale di Plutone, annunciato il primo maggio 1930, è un omaggio al dio romano dell’oltretomba. Per 75 anni Plutone fu considerato il nono pianeta del sistema solare, poi, diciassette anni fa, nel 2006, l’Unione astronomica internazionale ha attribuito al termine “pianeta” specifiche caratteristiche tra cui quella di orbitare in una fascia priva di altri corpi di dimensioni confrontabili o superiori.

Come corpo celeste del sistema solare, Plutone è il sedicesimo per grandezza e il diciassettesimo per massa, ed è per diametro il più grande dei pianeti nani.

Plutone ha cinque lune conosciute: Caronte, Stige, Notte, Cerbero e Idra.

Il 14 luglio 2015 la sonda New Horizons è diventata la prima navicella spaziale a sorvolare Plutone, effettuando misure e osservazioni dettagliate del pianeta nano e delle sue lune. Nel settembre 2016, gli astronomi hanno annunciato che la calotta bruno-rossastra che ricopre il polo nord di Caronte è composta da macromolecole organiche che possono essere ingredienti per la vita.

La struttura interna di Plutone è probabilmente formata da materiale roccioso depositato in un nucleo denso circondato da un mantello di ghiaccio e la sua densità, pari a due volte quella dell’acqua, suggerisce che il suo interno sia costituito da un miscuglio di materiali rocciosi, di ghiaccio d’acqua e di metano. L’Istituto di ricerca planetaria del DLR ha calcolato che il rapporto densità/raggio di Plutone si colloca in una zona intermedia tra quelli dei satelliti di ghiaccio (come le lune di media grandezza di Urano e di Saturno) e satelliti rocciosi come Europa.