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Pandemia: si va verso la proroga dello stato d’emergenza

L’andamento della curva epidemiologica fa immaginare che la proroga sino al 31 marzo dello stato d’emergenza non dia solo un ipotesi.

La cartina geografica italiana si è in queste settimane ricolorata di giallo e arancione, colori tristemente noti in questa era pandemica.

E così dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale per alcune categorie professionali, l’introduzione del super greenpass la politica italiana di trova a fare i conti con la possibilità di prolungare lo stato d’emergenza.

Secondo il leader del Movimento 5stelle, Giuseppe Conte, la proroga è inevitabile. Sarebbe questo l’unico strumento per contrastare la diffusione del contagio, soprattutto vista la nuova variante, ed evitare di tornare in lockdown come accaduto in alcuni stati europei.

Per quanto propenso però a questa eventualità l’ex premier afferma di attendere il parere del vomitato tecnico scientifico. Conte tiene a precisare che oggi come durante il sui mandato legislativo le decisioni prese, per quanto impopolari, sono sempre arrivate dopo attenta consultazione del cts e nell’interesse della popolazione.

Queste le sue dichiarazioni al termine dell’incontro con il premier Mario Draghi : “ho rappresentato che il Movimento 5 stelle si rimette sempre, come ha sempre fatto, alla valutazione degli esperti e del Cts ma è chiaro che rispetto alla curva epidemiologica e a una variante che appare molto contagiosa ci sembra necessario pervenire a una proroga”.

Favorevole a questa proroga anche Enrico Letta, segretario del Pd, che definisce “maturi” i tempi per annunciare l’estensione del provvedimento sino alla fine dell’inverno. Questo, secondo Letta, garantirebbe maggiore serenità nei mesi a venire. Ecco le sue dichiarazioni al termine della presentazione in Senato del saggio di Michele Salvati e Norberto Dilmore, Liberalismo inclusivo: “Dobbiamo mantenere una situazione che ci permetta di non vivere di nuovo in lockdown e guardare al resto dell’inverno con maggiore serenità”.

Più cauto il leader della Lega, Matteo Salvini, che non esclude a priori l’ipotesi né la da per scontata. Ha infatti dichiarato di attendere un confronto sul tema con sindaci e governatori, ma mantiene un’approccio sereno e ottimista sul tema.