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Oblio oncologico: cosa dice la legge

Approvato settimana scorsa all’unanimità dall’Aula della Camera il testo della legge sull’oblio oncologico. Ora si attende il voto in Senato.

Ma vediamo insieme cosa vuol dire esattamente oblio oncologico?

Cos’è l’oblio oncologico

L’obiettivo di tale legge che prevede l’oblio oncologico è quello di eliminare le discriminazioni nei confronti di chi ha avuto un tumore. Ad esempio quando si tratta di stipulare una polizza assicurativa, accendere un mutuo, partecipare a un concorso pubblico o avviare le pratiche per l’adozione. Oggi il solo fatto di essere stati pazienti oncologici può comportare l’aggiunta di clausole onerose nel contratto o il rifiuto del mutuo o dell’adozione.

Come funzionerà

Il ministro della Salute Orazio Schillaci spiega che una volta approvata la legge le strutture sanitarie dovrebbero utilizzare i dati degli ex pazienti oncologici solo a fini statistici. L’obiettivo è arrivare a una proposta di legge bipartisan che garantisca il diritto all’oblio quando sono trascorsi 10 anni dalla fine delle terapie o 5 quando la diagnosi è avvenuta entro i 21 anni di età. Leggi simili esistono già in Francia, in Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Romania.

Cosa prevede

Il testo approvato alla Camera riguarda in particolare il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni sulla propria pregressa condizione patologica. Ad esempio per l’accesso ai servizi bancari, finanziari ed assicurativi si prevede che ai fini della stipula o del rinnovo dei relativi contratti non è ammessa la richiesta di informazioni relative allo stato di salute della persona fisica contraente in merito a patologie oncologiche da cui essa sia stata affetta in precedenza, da più di dieci anni alla data della richiesta. Tale periodo è ridotto della metà nel caso in cui la patologia sia insorta prima del ventunesimo anno di età.

Concorsi e adozioni

Per quanto riguarda le procedure concorsuali quando è  previsto l’accertamento di requisiti psicofisici o concernenti lo stato di salute dei candidati è fatto divieto di richiedere informazioni relative allo stato di salute dei candidati medesimi concernenti patologie oncologiche da cui essi siano stati precedentemente affetti e il cui trattamento attivo si sia concluso da più di dieci anni alla data della richiesta. Tale periodo è ridotto della metà nel caso in cui la patologia sia insorta prima del compimento del ventunesimo anno di età. L’oblio oncologico vale anche per la richiesta di adozione di un figlio.