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Napoli-Lazio, una vittoria nel segno di Maradona: il connubio tentato da Spalletti

Agitazione e rabbia si sono propagate tra i vicoli della città campana negli ultimi giorni: l’inquietudine caratterizza lo stato d’animo di molti individui. Contro la Lazio per il Napoli, si tratterà, infatti, neppure di una seconda prova, ma ben la terza, il desiderio di rivincita è ardente. Reduci da due disfatte consecutive piuttosto gravose, i partenopei di mister Spalletti banno intenzione di rifarsi dopo gli insuccessi incassati e le ultime prestazioni sfornate; un senso di rivalsa ha soggiogato le menti dei calciatori azzurri.

In conferenza stampa, il tecnico dei capani ha sottolineato proprio questo aspetto: “Va bene ciò che si dice, ma facciamo delle precisazioni: la rosa è di un certo livello, già nelle prime partite era fuori Mertens per l’operazione, a centrocampo c’erano pochi per 3 partite ed abbiamo fatto ciò che volevamo. È chiaro che da queste risposte si darà un’impronta al cammino che vogliamo fare. Noi però non dobbiamo dimostrare niente, innervosirci o avere cose da ribaltare, dobbiamo lavorare ogni giorno in maniera seria, quella è la soluzione.

Dobbiamo essere superiori a ciò che s’è proposto la volta precedente, senza farci condizionare. È chiaro che se andiamo lì a Mosca, sapendo del clima del meteo e dello stadio, perché sono una grande realtà nel loro contesto, e poi prendiamo una situazione dopo 30 secondi, il primo che deve fare un esame sul lavoro sono io“.

Napoli-Lazio, Spalletti pronto a sfidare il passato degli azzurri

Se la disfatta di San Siro contro l’Inter di Inzaghi non è ancora stata digerita, la trasferta di Mosca ha lasciato degli strascichi in casa Napoli, creando delle crepe considerevoli nel sistema quasi perfetto impiantato dell’allenatore nelle prime giornate di campionato. Spalletti, però, tenterà di convincere i suoi ragazzi ad accantonare per 90 minuti le sconfitte incassate e ripartire dalla Lazio di Sarri, per un bizzarro e curioso scherzo del destino. Partita di emozioni, dunque, al Maradona, non soltanto per il ricordo dell’esperienza sarriana all’ombra del Vesuvio, ma anche per il ricordo del Pibe de Oro nel “Diego Day“, un momento rilevante per commemorare la leggenda argentina.

Difficile, qui l’hanno visto come organizza il gioco collettivo, tenendo la squadra corta, con la ragnatela di passaggi stretti, la percezione di dove si può far male. Loro stanno anche bene per come si sono mostrati in settimana e sarà una partita vera, di livello“. Non sarà semplice affrontare i biancocelesti, il tecnico dei partenopei ne è già a conoscenza. Cruciale e determinante saranno le scelte che effettuerà.

Molte forzature e pochi dubbi per l’undici titolare da schierare, con Ospina, in primis, pronto a difendere i pali della porta azzurra. La retroguardia sarà costituita dalla coppia difensiva Koulibaly-Rrahmani; sulle corsie saranno collocati Di Lorenzo e Mario Rui. Con Anguissa fermo al box per un infortunio rimediato una settimana fa circa, Fabian Ruiz e Demme sarà il duo sito in cabina di regia.

Numerose assenze, però, condizioneranno le decisioni di Luciano nel reparto offensivo: gli stop di Politano e Osimhen, insieme a quello di Anguissa, influenzeranno, infatti, anche il gioco di questa squadra. Insigne, Zielinski e Lozano saranno i punti di riferimento dell’attacco azzurro; Mertens, invece, il Jolly di Spalletti per ritrovare la vittoria e riprendere il percorso intrapreso in questo avvio di stagione.