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“Multipotenzialità”, ecco come riconoscerla

di Lucia Palermo

Quante volte da bambino ti è stato chiesto: “Cosa vuoi fare da grande?”. La risposta a questa domanda per alcuni è chiara da sempre, univoca, mentre per altri è mutevole.

Crescendo poi, ti è stato inculcato il mantra “occupati di una cosa sola, concentrati e parla sempre di quello”. La specializzazione ti rende riconoscibile e ti assicura il successo. Eppure, per alcune persone, l’idea di dare una direzione alla propria vita, facendo confluire i desideri in un progetto definitivo, viene percepita come scomoda.

Questo si verifica quando si hanno tanti interessi, spesso molto diversi tra loro, e non si riesce a sceglierne uno solo. Il risultato? Si avvisa la sensazione di essere naufraghi alla deriva, inseguiti dalla società che tende a voler ingabbiare le persone in un ruolo ben specifico. Accade così che chi ha tante passioni ed è facile preda della noia, cade nella spirale del sentirsi inutile, inefficace, inconcludente.

Ebbene, se voi vi siete mai sentiti così, sappiate che non siete “difettosi”, la verità è che non avete un’unica vera vocazione, siete multipotenziali!

La psicologa Barbara Kerr ha definito la multipotenzialità come “la capacità di selezionare e sviluppare più carriere grazie ad un’ampia varietà di interessi, attitudini, talenti e abilità”. A differenza di uno specialista, che ha massima competenza in un solo settore, le persone multipotenziali spaziano tra tematiche diverse, alla continua ricerca di nuove conoscenze.

Sebbene culturalmente siamo portati a considerare logica e creatività come un aut aut, la storia ci offre diversi esempi di persone con multipotenzialità basti pensare a Leonardo Da Vinci: scienziato, architetto, pittore, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista e ingegnere; oppure a Steve Jobs: imprenditore, informatico, inventore, scrittore e designer informatico.

Le persone con multipotenzialità hanno tre grandi qualità: sono in grado di fare una sintesi tra idee diverse: combinandole per creare qualcosa di nuovo. Sono inclini al cambiamento, riescono a iniziare da capo ogni volta che qualcosa cattura la loro attenzione, uscendo dalla propria comfort zone, per diventare competenti in materia. Sono versatili e hanno capacità di adattamento, vengono apprezzati proprio perché possono assumere diversi ruoli a seconda delle esigenze. Specialisti e multipotenziali messi insieme in un gruppo di lavoro rappresentano l’equilibrio perfetto. Uniscono la conoscenza profonda di uno specifico argomento a quella di diverse tematiche.

Il rischio che le persone multipotenziali corrono è quello di sovraccaricarsi di ambizioni, perché sopraffatte dalla propria curiosità e dalla fame di intraprendere nuovi progetti, sentendosi poi in colpa per non avere il tempo di impegnarsi in tutto. Per diventare amico del tuo caos, una buona strategia può essere quella di tenere un diario. Scrivere infatti ti permette di ritrovare calma e dare spazio ai pensieri uno per volta, in questo modo potrai decidere cosa perseguire, cosa mettere in secondo piano e cosa invece abbandonare.